"Mani che soffrono" di Andrea Opretti
“I sei pannelli sono un’interpretazione ironica dello sport dell’arrampicata: le mani diventano personaggi indolenziti che cercano di rimanere aggrappati alle prese colorate della palestra.”
L’opera visiva che abbiamo scelto per il tema “Montagne in movimento” è un lavoro in acrilico e gesso su sei pannelli di legno, realizzato dall’illustratore e designer Andrea Opretti ed esposto nella palestra di arrampicata Bside Climbing Village, in via Ravina 28 a Torino.
Le pareti di arrampicata sono il luogo in cui esprimersi attraverso il proprio corpo e risorse creative, in cui è possibile conoscere la propria resistenza e i propri limiti. Qui si impara a superare le difficoltà con pazienza, a concentrarsi e ad avere fiducia nelle proprie mani e nei propri piedi.
Chi si appassiona a questo sport, spesso cominciando indoor - in palestra - per poi avventurarsi fuori, a contatto diretto con la roccia e le sue fessure, compie un viaggio di scoperta in cui ogni piccolo movimento è una grande conquista.
Ma arrampicare significa anche connettersi con la montagna e sperimentarne il margine di accessibilità, immergendosi nel silenzio delle sue pareti nude, lontano dal caos della città. Il rispetto per l'ambiente è parte integrante di questo sport, che per chi lo pratica diventa una vera e propria filosofia di vita. Conoscere la roccia e affrontarla con prudenza ed equilibrio, un movimento alla volta, anche soffrendo, regala una lezione preziosa: realizzare la propria vulnerabilità sulle altezze delle pareti rocciose contrasta la nostra illusione di dominio sulla natura.