Il progetto IDEAs: incontrare libri viventi per superare pregiudizi e discriminazioni
Una Living Library funziona come una biblioteca tradizionale, solo che i libri sono fatti di carne e ossa. Prendendo spunto da questa metodologia che mette al centro la relazione, con il progetto IDEAs (Inclusive Dialogue for Equal Actions) abbiamo voluto creare uno spazio sicuro di dialogo e confronto per persone che difficilmente si incontrerebbero altrove, dando voce a chi quotidianamente sperimenta diverse forme di discriminazione razziale.
IDEAs alla casa del quartiere S. Salvario "Quella volta che ho perso il filo". In collaborazione con Marco Pollarolo e Associazione Evoluzione Self-Help
Numerose fonti istituzionali che si occupano di xenofobia e razzismo, come l’annuale relazione della Commissione Cox al rapporto dell’Eurobarometro, il report dell’UNAR - Ufficio Nazionale Anti-Discriminazioni Razziali o quello dell’ENAR, segnalano un aumento di discriminazioni, esplicite e latenti, che colpiscono le persone nelle diverse fasi della vita scolastica e formativa, in ambito lavorativo o sportivo e nelle relazioni con i servizi pubblici e privati. La scarsa consapevolezza nella cittadinanza e tra gli operatori pubblici e del privato, sociale e profit, su quanto siano diffusi i comportamenti che differenziano, selezionano, escludono o favoriscono, rappresenta un primo elemento da cui è partito il progetto IDEAs - Inclusive Dialogue for Equal Actions.
Nel corso delle numerose attività formative in cui l’Università di Torino è stata ed è coinvolta con molti suoi dipartimenti (ad esempio tra quelle realizzate dalla Regione Piemonte con i Nodi antidiscriminazione o i progetti di Capacity Building del MUR, di vari ministeri, della Prefettura di Torino), abbiamo rilevato in generale una mancanza di conoscenza sul tema fra le persone addette ai lavori.
IDEAs, vincitore del bando d'Ateneo per il Public Engagement 2021, si è proposto di dare voce a chi quotidianamente sperimenta discriminazioni per sensibilizzare cittadinanza e operatori sulle numerose sfaccettature assunte da pratiche, linguaggi, trattamenti nei confronti di quanti sono percepiti come diversi.
Nato su iniziativa dei dipartimenti di Culture, Politica e Società, Psicologia, Informatica, Filosofia e Scienze dell’Educazione, Management, Studi Umanistici, Fisica, Giurisprudenza, e dal dipartimento interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, IDEAs rafforza e prosegue diverse azioni di UniTo in tema di cultural awareness e capacity building rivolte a chi studia e lavora in Ateneo, ma anche ad altri soggetti pubblici e privati del territorio metropolitano. Tra queste ricordiamo PriMED - Prevenzione e Interazione nello Spazio TransMediterraneo, sul tema delle discriminazioni legate al mondo musulmano e alla finanza islamica; KIDS4ALL su differenze culturali e trattamenti differenziali in ambito educativo; T’Accompagno sulla rappresentazione dell’ageing; IHateprejudice, SPICE e STERHEOTYPES, volti al contrasto ai discorsi di odio; Voci Femminili e Sguardi Plurali sulle differenze di genere ed etniche.
Il format della Human Library, da Copenhagen a Torino
Dal punto di vista metodologico, IDEAs prende spunto dall’esperienza di Human Library (Menneskebiblioteket in danese), un’organizzazione internazionale non-profit con sede a Copenhagen. Il primo evento di Human Library si tenne nel 2000, organizzato dai fratelli Ronni e Dany Abergel e dai loro colleghi Asma Mouna e Christoffer Erichsen al Roskilde Festival nella capitale danese. I quattro membri della ONG “Stop the Violence” (Stop Volden in danese) elaborarono l’idea dopo l’omicidio motivato da odio razziale che aveva coinvolto un loro amico.
Ma che cos’è una Human Library o Living Library? Come in una normale biblioteca, le persone possono consultare il catalogo, scegliere il libro che vogliono leggere, prenderlo a prestito e, dopo la lettura, restituirlo e prenotarne un altro. La differenza, come evoca il nome, è che il libro è una persona in carne e ossa che racconta la sua storia. In altre parole, una Living Library crea uno spazio sicuro di dialogo e confronto tra persone che difficilmente si incontrerebbero altrove. Se chi si racconta è un libro umano, mentre chi ascolta è il lettore, in questa biblioteca particolare, il bibliotecario è colui o colei che aiuta il libro vivente a organizzare la propria storia e che, durante l'evento, farà incontrare il libro con lettori e lettrici.
IDEAs a UniTo: "Da quel giorno è cambiato tutto". Evento Salone Off presso il Palazzo del Rettorato dell'Università di Torino
Non è solo il senso comune a suggerire l’efficacia di questo metodo nella decostruzione dei pregiudizi, anche la ricerca scientifica conferma il ruolo centrale del contatto interpersonale nell’abbattimento delle barriere sociali. Obiettivo di una Living Library è dunque sostenere la maggioranza nel decostruire gli stereotipi, permettendo contemporaneamente alle minoranze di raccontarsi in uno spazio sicuro in cui le relazioni sono segnate dall’empatia e dal dialogo.
È successo anche a Torino, dove negli eventi realizzati grazie al progetto IDEAs, lettori come Enrico hanno potuto superare il “convincimento” che esistano persone normali e persone diverse, mentre “se si è stati discriminati - racconta Cristina che ha partecipato nel ruolo di libro umano - la condivisione di altre esperienze di vita ha un effetto positivo e curativo sul dolore provato”. Anche fare la libraia - come ricorda Margherita - insegna ad ascoltare perché “deve tutelare il libro vivente e il suo valore, permettendo agli altri di leggerlo in modo consapevole e rispettoso”.
Nel progetto torinese abbiamo coinvolto le 39 Biblioteche Civiche, le 9 Sale di Preghiera Islamiche, le 8 Case del Quartiere e i 2 centri di Mamre e dell’associazione Polisportiva Centrocampo, che unitamente a GenitoriInsieme, Manzonipeople, ASAI e Il Nostro Pianeta, sono stati luoghi di diffusione dell’iniziativa e sedi degli eventi che hanno coinvolto in totale circa 400 persone.
Nel 2022 sono state organizzate diverse Living Library, di cui una durante la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori. Nel 2023 ne abbiamo organizzata una in occasione del Salone del Libro di Torino e a fine anno, il 22 novembre, è stato organizzato un evento conclusivo, articolato in uno spettacolo teatrale focalizzato sul tema dei pregiudizi, degli stereotipi e delle discriminazioni che ne derivano, e in una tavola rotonda con rappresentanti di diversi osservatori sulle disuguaglianze (appartenenti a organizzazioni, imprese, associazioni, istituzioni locali).
(a sinistra) IDEAs a UniNight: "Quella volta che ho fatto ricerca"; (a destra) IDEAs a Yalla Aurora: "Chi l'avrebbe mai detto?". In collaborazione con Associazione Islamica delle Alpi (AIA) e Il Salotto di Miranda
Oltre alle Living Library sono stati realizzati anche altri tipi di intervento e sensibilizzazione sul territorio: interviste e focus group in cui sono stati coinvolti educatori di associazioni, insegnanti, gruppi di genitori, classi di scuole secondarie superiori; è stato inoltre realizzato, con la collaborazione di tutti i dipartimenti aderenti al progetto, un tool kit (un archivio di risorse testuali, filmiche e audio disponibile su richiesta) che spazia tra tutte le forme di discriminazione.
Componenti del gruppo:
> Dipartimento CPS: Roberta Ricucci (coordinatrice), Giulia Maria Cavaletto, Federica Cornali, Nicoletta Bosco, Paolo Caraffini, Loris Botto, Giovanni Castre
> Dipartimento di Psicologia: Anna Miglietta, Gemma Garbi
> Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione: Isabella Pescarmona, Giulia Gozzolino
> Dipartimento di Informatica: Rossana Damiano, Viviana Patti, Marco Antonio Stranisci
> Dipartimento di Giurisprudenza: Roberta Aluffi, Simona Novaretti, Wisam Zreg
> Dipartimento di Fisica: Miguel Onorato
> Dipartimento Interateneo: Sara Monaci
> Dipartimento di Management: Paolo Biancone
> Dipartimento di Studi Umanistici: Antonio Pizzo
A questi si aggiungono i rappresentanti di associazioni e istituzioni del territorio:
AIA, ASAI, Centrocampo, Biblioteche Civiche, Comune di Torino, Il nostro Pianeta, Ires Piemonte, Mamre, Manzoni People, Miranda, To-EU, Ucoii, Genitori Insieme, Città Metropolitana, Evoluzione Self Help, definite “facility providers”. I facility providers partner di IDEAs sono sparsi su tutto il territorio della città di Torino, aumentando il raggio d’azione dell’iniziativa.