Salute senza confini: promuovere cura e benessere in una città multiculturale
SALTO - Salute senza confini è un progetto dell’Università di Torino che promuove la salute e il benessere, con particolare attenzione alle persone di origine non italiana residenti a Torino. Il progetto affronta barriere linguistiche, culturali e burocratiche cercando risposte inclusive e condivise. Attraverso attività di ricerca, formazione e comunicazione, mira a migliorare l’alfabetizzazione sanitaria e facilitare l’accesso ai servizi grazie alla collaborazione tra diverse figure presenti in Ateneo e sul territorio.

Nel 2024 le persone di origine straniera residenti a Torino rappresentavano circa il 16% della popolazione complessiva. La maggioranza proviene da paesi europei, ma è chi arriva da contesti extraeuropei che si trova spesso ad affrontare gli ostacoli maggiori lungo il percorso di inclusione.
Le difficoltà individuali sono spesso amplificate da barriere strutturali, economiche e culturali che possono portare alla scelta di vivere in quartieri più periferici della città e a intrecciare relazioni prevalentemente all’interno della propria comunità di origine. Tra i fattori che possono rendere più complessi la costruzione di relazioni con il contesto sociale di accoglienza e l’accesso ai servizi ci sono una conoscenza ancora limitata dell’italiano, modi differenti di vivere la socialità e diverse percezioni culturali di cura e prevenzione.
Per favorire l’inclusione e la coesione, numerose associazioni attive sul territorio offrono spazi di incontro, corsi di lingua italiana, ambulatori medici e attività educative. Queste realtà rappresentano un punto di riferimento fondamentale per il sostegno alle persone di origine straniera ma, nonostante gli sforzi, è particolarmente difficile riuscire a raggiungere tutti e spesso si riscontrano difficoltà nell’accesso ai servizi e alle iniziative legate alla salute.
Il progetto SALTO - Salute senza confini, finanziato dall’Università di Torino e proposto da otto Dipartimenti in collaborazione con associazioni e servizi presenti sul territorio, mira a promuovere un approccio più ampio, interculturale e inclusivo, alla salute e al benessere individuale.
L’iniziativa riunisce diverse competenze creando una collaborazione tra persone esperte in ambito salute, in tecnologie informatico-computazionali e nel campo delle scienze umanistiche e sociali.
Grazie a questo approccio interdisciplinare, vengono riconosciute e valorizzate le abitudini, le pratiche e le differenze culturali delle persone provenienti da paesi europei ed extraeuropei, favorendo il dialogo tra le diverse figure professionali e la cittadinanza, con l’obiettivo di costruire modalità di interazione più efficaci e partecipate.
Avviato nella seconda metà del 2024, SALTO ha posto come suo primo obiettivo la comprensione dei bisogni specifici legati alla salute e al benessere. Ciò è stato reso possibile attraverso momenti di confronto sulle pratiche quotidiane utili al mantenimento della salute e al miglioramento della qualità della vita. L’intero progetto è stato concepito nel rispetto dei contesti di vita di ogni persona coinvolta, con un approccio attento alle diverse esperienze individuali.
Per raggiungere questo obiettivo, la prima fase del progetto ha previsto l’organizzazione di focus group - una metodologia della Psicologia di Comunità utile a esplorare i bisogni e le risorse delle persone - con la partecipazione degli operatori e delle operatrici delle associazioni partner e di mediatori e mediatrici culturali, in un confronto guidato da una psicologa del progetto.
Attraverso il dialogo e la condivisione delle esperienze sul campo, sono emerse alcune criticità ricorrenti, spesso legate alla distanza culturale tra i modi di intendere la salute e la prevenzione. In questo contesto, può risultare più difficile sviluppare una consapevolezza sull’importanza delle cure e delle terapie, soprattutto se a lungo termine, o consolidare l’abitudine a effettuare controlli periodici.
Abbiamo poi proposto un questionario a 60 farmacie con sede nelle circoscrizioni coinvolte, per approfondire le modalità di accesso e fruizione dei medicinali e dei servizi. Le risposte hanno fornito un’analisi del contesto e permesso di raccogliere informazioni sulle abitudini e le necessità delle e dei pazienti. Per esempio, sono state identificate le categorie di persone di origine non italiana che si recano maggiormente nelle farmacie, insieme alle tipologie di prodotti richiesti e le esigenze espresse. Inoltre, dal dialogo con farmacisti e farmaciste sono emerse delle criticità comuni nei diversi quartieri, in particolare riguardo all’uso di specifiche classi di medicinali e alla difficoltà nel raggiungere i luoghi in cui si svolgono le prestazioni mediche. Queste informazioni saranno utili per definire, nei prossimi mesi, possibili strategie di intervento nel campo della salute.
Ad oggi abbiamo concluso la fase di ricerca sul campo e stiamo preparando materiale informativo e brevi video multilingue caratterizzati da un linguaggio chiaro e accessibile per facilitare l’accesso all'assistenza sanitaria e alle pratiche di cura.
Attraverso incontri dedicati e la diffusione dei materiali realizzati si cercherà di trasmettere l’importanza della prevenzione e di mantenere uno stile di vita sano, oltre che consigli su come utilizzare correttamente alcune classi di medicinali.
Nella fase attuativa del progetto, verrà prestata particolare attenzione alle donne e alle mamme, dedicando loro attenzione e strumenti mirati, in quanto tradizionalmente investite del ruolo di “responsabili della cura della famiglia”.
Un ulteriore obiettivo sarà supportare chi opera nel terzo settore e nel campo della salute nel superamento delle barriere linguistiche e culturali, promuovendo un dialogo più efficace anche attraverso l’utilizzo di strumenti illustrati, particolarmente utili in situazioni di bassa scolarizzazione.
Questo lavoro è frutto di una rete ampia e diversificata di collaborazioni: la maggior parte dei partner coinvolti sono associazioni del territorio, ma partecipano anche servizi del Comune di Torino, come il Centro Interculturale, e servizi statali, come i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Inoltre, collaborano al progetto professionisti afferenti all’ASL TO3 e a organizzazioni della Regione Piemonte, come il Gruppo Immigrazione e Salute Piemonte (GrIS) e l’Istituto di Ricerche Economico-Sociali del Piemonte (IRES), a testimonianza dell’approccio integrato e interistituzionale del progetto.
SALTO terminerà a dicembre 2025. Ci aspettiamo, per quella data, di aver raggiunto un buon numero di cittadine e cittadini residenti a Torino attraverso l’organizzazione di incontri, una distribuzione efficace del materiale realizzato e tramite il sito web.
Il nostro auspicio è di generare ricadute positive concrete non solo per le persone migranti, ma per l’intera comunità.
La semplificazione delle informazioni su salute, oltre a rispondere a un’esigenza reale per molte persone, può costituire un passo importante verso una maggiore inclusione e il benessere di tutte e tutti.

COMPONENTI DEL GRUPPO
Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco: Elena Ugazio (PA); Francesca Baratta (RTDA), Stefano Sainas (RTD-B), Valentina Boscaro (RU), Mauro Marengo (RTD-B), Federico Fornaseri (Dottorando), Lucrezia Greta Armando (Borsista)
Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne: Daniela Cacia (PA), Maria Felisa Bermejo Calleja (PA), Paola Capponi (PA), Alex Borio (RTDA)
Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche: Giulia Squillacioti (RTD-A), Giacomo Scaioli (RTD-B)
Dipartimento di Informatica: Francesca Cordero (PA), Daniela Volpatto (Dottoranda), Janneth Hoyos Rea (Borsista)
Dipartimento di Scienze Mediche: Pietro Quaglino (PA), Gabriele Roccuzzo (Specializzando), Silvia Giordano (Specializzanda)
Dipartimento di Culture, Politica e Società: Valentina Moiso (RTD-B), Roberta Ricucci (PO)
Dipartimento di Psicologia: Anna Miglietta (PA), Maria Giulia Porro (Borsista)
Dipartimento di Matematica: Roberta Sirovich (RU)
PARTNER
Agenzia per lo Sviluppo Sociale Di San Salvario, Associazione AIA Aps, Associazione di Animazione Interculturale (ASAI), Bagni Pubblici di Via Agliè, Camminare Insieme ODV, Centri Provinciali di Istruzione per Adulti CPIA 1 e CPIA 2 Torino, Centro Interculturale della Città Di Torino, Gris Piemonte-Gruppo Immigrazione Salute, IRES Piemonte, Medici con L’africa, Cuamm Piemonte.