Storia di sinergia

Anzaar: sguardi dal mondo arabo tra graffiti, letteratura e graphic novel

Questo contenuto fa parte del tema del mese: Approdi

Dal 2019, Anzaar (in araboأنظار, “sguardi”) si occupa di promuovere linguaggi non convenzionali per l’espressione e la diffusione della cultura arabo-musulmana a Torino. Creato da ex studentesse di lingua araba dell’ateneo torinese, il laboratorio produce pubblicazioni e organizza eventi che sfruttano il potere dell’arte per superare stereotipi e barriere culturali. Fumetti, letteratura per l’infanzia, laboratori di calligrafia, fotografia e graffiti sono i mezzi utilizzati dal laboratorio per costruire una narrazione più onesta e un dialogo più aperto sul mondo arabo.

Il gruppo Anzaar si è formato nel 2019 presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Moderne dell’Università di Torino e dal 2021 è riconosciuto formalmente come Laboratorio di ricerca e attività creativa.

A muovere gli interessi di noi fondatrici, tutte studentesse di lingua araba le cui tesi di laurea erano incentrate sulle arti visive prodotte nell’area arabo-islamica o a questa riferite, è stata la necessità di investigare su mezzi di comunicazione meno convenzionali e di maggior impatto che superassero le barriere culturali e riuscissero a trasmettere un’immagine della realtà arabo-islamica libera da stereotipi, etichette e banalizzazioni.

Night Talks di Aude Nasr, Francia-Libano
Night Talks di Aude Nasr, Francia-Libano

Non è un caso che il progetto si sia sviluppato negli anni successivi ai principali attentati attribuiti al sedicente Stato Islamico (ISIS), in seguito ai quali in Occidente si è particolarmente diffusa l’idea delle persone arabo-musulmane come fondamentaliste e dell’Islam come sinonimo di terrorismo.

In un contesto in cui la disinformazione e gli stereotipi hanno alimentato tensioni e divisioni, con Anzaar abbiamo deciso di sfidare tali rappresentazioni proponendoci come vero e proprio laboratorio di cambiamento sociale, in cui l’arte costituisce un ponte tra culture diverse.

Anzaar ha avuto inizio in seno al progetto PriMED – Prevenzione e interazione nello spazio Trans-Mediterraneo, avviato nel 2019 con l’obiettivo di creare una rete di università italiane e di stati aderenti all’Organizzazione della cooperazione islamica. Le nostre attività hanno compreso iniziative didattiche meno convenzionali, strutturate in  workshop di studio delle arti visive, come valido mezzo per contrastare sia i fenomeni di radicalizzazione islamica nei paesi occidentali sia lo sviluppo di pregiudizi e stereotipi nei confronti del mondo arabo-islamico. 

Lion di Mosa One, Italia-Egitto
Lion di Mosa One, Italia-Egitto

A livello di ricerca, abbiamo strutturato Anzaar a partire dagli studi avviati da noi fondatrici.

La nostra indagine riguarda sia la produzione di artisti arabi sia quella di artisti occidentali che rappresentano le società arabe. Il lavoro di ricerca ha compreso un ampio ventaglio di arti, dal fumetto (in forma di tavole, graphic novel e graphic journalism) alla letteratura illustrata per l’infanzia, dalla calligrafia alla fotografia fino ai graffiti urbani.

Le nostre ricerche sono state esposte in articoli contenuti nei volumi Anzaar. Sguardi dal mediterraneo e Visual Narratives and Global Journeys - Unveiling Contemporary Arab Cultures, oltre che in diversi convegni e seminari nazionali e internazionali. 

The Wall of Sentiments di Selim Mawad, Libano
The Wall of Sentiments di Selim Mawad, Libano

Tramite Anzaar promuoviamo l’arte contemporanea a Torino anche con eventi e mostre aperti al pubblico. Abbiamo ospitato artiste e artisti come Takoua Ben Mohamed, autrice del libro a fumetti Sotto il velo, e Lena Merhej, che ha presentato il suo libro Marmellata con Laban. Nel 2021 abbiamo organizzato il workshop Parliamoci con l’arte, coinvolgendo giovani emergenti di origine araba che vivono in Italia, e personalità arabe affermate nel campo artistico come Haifa Subay, Aziz Asmar e Selim Mawad. Nel 2024, in collaborazione con la UAE University (Università degli Emirati Arabi Uniti), abbiamo anche curato un’esposizione di artisti emiratini. Molte delle opere presentate nel corso di queste iniziative sono esposte in maniera permanente nella sede del Dipartimento di Lingue, al secondo piano di Palazzo Moro.

I can't breath di Aziz Asmar, Siria
I can't breath di Aziz Asmar, Siria

In ultimo, ma non per ultimo, dedichiamo parte delle ricerche di Anzaar alla letteratura per l’infanzia con l’obiettivo di contribuire alla formazione di cittadini più consapevoli e aperti al dialogo interculturale. Per questo partecipiamo a iniziative rivolte alle generazioni più giovani. Nel maggio 2022 abbiamo preso parte all’iniziativa del Dipartimento di Lingue Bambine&bambini giocare con lingue e culture diverse dell'Università, nel corso della quale abbiamo ideato strumenti ludico-didattici per avvicinare bambine e bambini alla lingua e cultura araba attraverso la calligrafia. 

Negli anni, Anzaar si è affermata come un’iniziativa di successo e un punto d’incontro tra culture. Grazie a una forte presenza sui social, abbiamo ampliato il nostro pubblico coinvolgendo in particolar modo le giovani generazioni.

Crediamo che la nostra attività contribuisca a offrire una narrazione alternativa; creando una rete di scambio e collaborazione tra il mondo studentesco, artistico e professionale vogliamo continuare a rafforzare il dialogo interculturale grazie a  progetti creativi e condivisi.

Pace a Beirut dal mio cuore di Paola de Ruggieri (componente del Laboratorio Anzaar)
Pace a Beirut dal mio cuore di Paola de Ruggieri (componente del Laboratorio Anzaar)