Verde urbano, un alleato prezioso contro la sedentarietà dei bambini
Una vita sedentaria può influire negativamente sullo stato di salute e sul benessere, soprattutto nei bambini. Per contrastare queste abitudini è immediato pensare allo sport e all’importanza di promuovere uno stile di vita e una mobilità attiva, come spostarsi a piedi o in bicicletta. Anche la progettazione dell’ambiente in cui viviamo, però, ha un ruolo importante nella promozione della salute. In città, aree verdi, trasporto pubblico e spazi per la mobilità attiva possono infatti scoraggiare i comportamenti sedentari.
Nell'era digitale i bambini e gli adolescenti europei trascorrono, in media, fino a nove ore al giorno immersi in attività che richiedono poco o scarso dispendio energetico. Tra queste ricadono lo studio, la lettura, le attività di gioco tranquillo e l’uso di dispositivi elettronici come tv, computer e smartphone. Anche se sembra rappresentare una piccola parte del tempo totale trascorso in modo sedentario, il tempo trascorso utilizzando dispositivi elettronici, definito "tempo davanti allo schermo", viene utilizzato come indicatore del comportamento sedentario in molti studi epidemiologici.
L’infanzia e l’adolescenza sono fasi cruciali della vita per lo sviluppo delle abilità motorie e cognitive e per l’acquisizione di abitudini sane che promuovono salute. Il "tempo davanti allo schermo” è un fattore di rischio di straordinaria importanza per alcune malattie metaboliche come sovrappeso e obesità, considerate come emergenti problemi di salute tra i giovani. L'eccessivo tempo davanti agli schermi è stato associato anche a problemi di sviluppo fisico e del comportamento, disturbi del linguaggio, difficoltà nell’apprendimento, disturbi dello spettro autistico (ASD) e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Finora, gli sforzi che la sanità pubblica ha messo in atto per ridurre il comportamento sedentario si sono concentrati principalmente sui cambiamenti individuali del comportamento, promuovendo, per esempio, lo sport. Oggigiorno, però, oltre il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane, dove la progettazione di spazi in grado di promuovere stili di vita più sani risulta un’azione fondamentale per favorire la mobilità attiva e di conseguenza il movimento. Il layout urbano, gli spazi verdi e il trasporto pubblico possono infatti influenzare la salute dei cittadini e delle cittadine in base alla loro configurazione, alla loro estensione e alla loro efficienza, promuovendo o contrastando uno stile di vita più o meno sedentario.
In passato, avevamo già studiato l’effetto del verde sui livelli di stress ossidativo e sulla salute respiratoria dei bambini di Torino. Nel nostro più recente studio, appena pubblicato su Urban Forestry & Urban Greening, nato dalla collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali (in particolare, prof. Borgogno-Mondino e dott. De Petris), abbiamo indagato l’associazione tra le caratteristiche dell’ambiente urbano e il comportamento sedentario in un campione di oltre 300 bambine e bambini delle scuole primarie di Asti.
Sono stati quantificati il verde pubblico, il traffico, lo spazio edificato e altre caratteristiche dell’ambiente circostante l’abitazione di ogni soggetto reclutato per lo studio. Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di immagini satellitari e mappe tematiche, cioè strumenti in grado di fornire informazioni su numerosi aspetti del territorio. Con gli stessi strumenti, abbiamo poi diviso il territorio di Asti in alcune aree e a ognuna abbiamo attribuito un livello di una scala che andava dal “poco urbanizzato/molto verde” al "tanto urbanizzato/poco verde".
Inoltre ogni partecipante, supportato dai propri genitori, ha compilato un questionario sulle proprie abitudini di vita, consentendoci, in questo modo, di stimare il tempo medio giornaliero trascorso in attività sedentarie generiche, come leggere o ascoltare musica, e davanti allo schermo (per esempio nell’uso di computer/internet, videogame, televisione e telefono).
I risultati emersi indicano che i bambini che vivono in un ambiente meno urbanizzato e con un maggior quantità di aree verdi tendono a passare meno tempo adottando comportamenti sedentari rispetto a quelli che vivono in aree più urbanizzate. In particolare, nei bambini che risiedono in zone meno urbanizzate e più verdi è stata osservata una riduzione di circa quindici minuti di comportamento sedentario al giorno e una riduzione del 15% del rischio di superare le linee guida raccomandate per il tempo trascorso davanti a uno schermo, pari a due ore al giorno.
Un risultato interessante è emerso in relazione all’istruzione materna. È stata infatti riscontrata un’associazione più marcata nei bambini le cui madri avevano un livello di istruzione più elevato, suggerendo che l’istruzione materna può avere un ruolo importante nel contrastare la tendenza alla sedentarietà dei figli.
Nel loro insieme, questi risultati evidenziano che, se adeguatamente progettate, le caratteristiche ambientali dei luoghi dove vivono i bambini e le bambine possono incidere positivamente sul loro stile di vita e sulla loro salute. Le strategie di sanità pubblica volte alla prevenzione del comportamento sedentario dovrebbero perciò includere la progettazione di città più sostenibili, in grado di promuovere la salute.