Storie di ricerca

L’aumento delle temperature è un problema anche per chi soffre di disturbi psichiatrici

Questo contenuto fa parte del tema del mese: Salute mentale

L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute fisica è ben documentato, ma i dati riguardo la salute mentale sono pochi. Il nostro gruppo di ricerca ha esaminato la relazione fra l’aumento della temperatura media estiva e il numero di ricoveri presso il reparto nell’unità di Psichiatria dell’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO). Il caldo estremo sembra avere un impatto sui ricoveri, in particolare per il disturbo bipolare. Questa consapevolezza può aiutare a migliorare il monitoraggio, prevenire le ricadute e ridistribuire le risorse in risposta al cambiamento climatico.

Negli ultimi decenni il clima globale è cambiato drasticamente. Le temperature sono in  aumento ed eventi climatici estremi come ondate di calore e alluvioni sono sempre più comuni.
Da molti anni scienziate e scienziati di tutto il mondo indagano l’impatto di questi cambiamenti sulla salute umana, in particolare sul rischio di disturbi cardiovascolari, infezioni e malattie respiratorie. Ma l’impatto della crisi climatica va oltre i soli rischi fisici.

I disturbi mentali come depressione e ansia sono sempre più comuni, hanno un grande impatto in termini di disabilità e sono strettamente legati all’ambiente e al clima. Le attuali conoscenze scientifiche sul tema riconoscono l’influenza delle stagioni e dell’esposizione alla luce su mente e umore, ma gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute mentale sono ancora poco studiati.

Il nostro gruppo di ricerca si occupa già da diversi anni del rapporto fra ambiente e disturbi mentali. Diversi nostri studi hanno evidenziato l’andamento stagionale dei disturbi dell’umore (in particolare del disturbo bipolare), dei ricoveri involontari e del rischio di suicidio, mostrando come il grado di esposizione solare influenzi il rischio di episodi maniacali e ipomaniacali*.

A partire dal 2022 è stato intrapreso un nuovo filone di ricerca sull’impatto dei cambiamenti climatici, nello specifico dell’aumento delle temperature, sui disturbi psichiatrici.

In particolare, osservando i ricoveri nel corso di dieci estati (dal 2013 al 2022), abbiamo rilevato una maggior frequenza all’aumentare della temperatura media mensile. Inoltre, distinguendo i ricoveri a seconda delle diagnosi principali (disturbo depressivo maggiore, disturbo bipolare e schizofrenia) abbiamo notato che questa correlazione è più marcata per il disturbo bipolare.

L’aumento delle temperature, soprattutto durante l’estate, potrebbe incrementare il rischio di ricadute nei pazienti psichiatrici. Ma non è ancora chiaro se esistano, e quali siano, davvero gli elementi psicologici che influenzano il legame tra clima e salute mentale. In questo contesto, suggerire strategie comportamentali o psicologiche potrebbe essere fuorviante, poiché non ancora supportato da dei dati solidi. È quindi probabile che le strategie di gestione delle risorse e organizzazione dei servizi assumano un ruolo più rilevante rispetto agli interventi diretti di tipo clinico o psicologico.

Una maggior consapevolezza dell’impatto delle ondate di calore sull’andamento dei disturbi psichiatrici può essere sfruttata per migliorare il monitoraggio dei pazienti, per esempio aumentando la frequenza delle visite nei periodi di caldo più intenso. Inoltre, questa capacità predittiva può essere utile per ottimizzare la distribuzione delle limitate risorse a disposizione dei servizi territoriali, garantendone un uso più efficiente nei momenti di maggiore domanda.

Infine, i nostri risultati suggeriscono la necessità di integrare le strategie di gestione e prevenzione del disagio psichico nelle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione alla pianificazione e all’organizzazione dei servizi durante eventi climatici estremi..

Il nostro progetto ha portato a nuove domande. Sono le temperature elevate a influire negativamente sulla salute mentale, o il loro aumento negli anni? E quali meccanismi condizionano l’interazione fra mente e clima?
Le ipotesi che spiegano l’effetto del clima sulla psiche sono molte. È possibile che non siano tanto le temperature a incidere sui disturbi psichiatrici, quanto il loro progressivo aumento insieme alla conseguente alterazione dei pattern climatici a cui siamo abituati e del nostro rapporto con l’ambiente.
Per esempio l’esposizione a temperature più alte del previsto può alterare lo scambio di sostanze fra il nostro sistema nervoso e la circolazione sanguigna. Inoltre, l’aumento delle temperature può modificare il metabolismo di alcuni farmaci. Anche il riposo notturno può risentire dei cambiamenti climatici, e questo può portare a un aumento di ricadute nei pazienti predisposti.

Per verificare le ipotesi e indagare i meccanismi, le ricercatrici e i ricercatori del nostro gruppo vogliono esplorare l’eventuale correlazione fra variabili ambientali come temperatura, umidità, irradiazione solare e il decorso dei disturbi psichiatrici maggiori durante tutto l’anno. Lo studio raccoglierà una quantità maggiore di dati rispetto agli studi precedenti, inclusi l’andamento dei singoli sintomi e le percezioni soggettive delle persone coinvolte.