Nutracore: food e pharma uniti per prevenire e controllare le malattie dieta-correlate
Alimenti funzionali, nutraceutici e integratori alimentari come parte di uno stile di vita controllato possono offrire opportunità per ridurre i fattori di rischio per la salute, e venire incontro a esigenze di prevenzione e di controllo delle cronicità legate alle diete nell’ottica di un risparmio di risorse in ambito sanitario. Il progetto Nutracore combina la conoscenza della composizione chimica degli alimenti con la tecnologia farmaceutica per creare alimenti funzionali con specifiche caratteristiche che rispondano alle esigenze di alcune fasce di consumatori.
È sempre più riconosciuto che la maggior parte delle malattie croniche che interessano oggi sono di origine multifattoriale e alcune vedono un esordio precoce legato ad alimentazione e stili di vita errati. La gestione delle cronicità, sommata all'invecchiamento della popolazione, incide non poco sui costi dell’assistenza sanitaria. Alcuni studi suggeriscono che alimenti funzionali e integratori alimentari, come parte di sane abitudini alimentari, possono determinare un risparmio sui costi sanitari, sfruttando un approccio sia di prevenzione primaria sia di tipo terapeutico, in cui farmaci e nutrizione possono completarsi a vicenda. Gli alimenti funzionali e gli integratori alimentari possono essere considerati “prodotti di interfaccia” tra pharma e nutrizione.
La convergenza del mondo food con quello pharma risponde a un’esigenza legata a formulazioni complesse come quelle alimentari, in grado di veicolare sia i nutrienti, che quindi sostengono il metabolismo del nostro organismo, sia i nutraceutici, che quindi sostengono anche la salute. In questo contesto le tecnologie tipiche dell’industria farmaceutica permettono di proteggere e veicolare efficacemente nutrienti e sostanze bio-attive.
La conoscenza della composizione chimica degli alimenti combinata alla tecnologia farmaceutica (rilascio controllato dei composti bioattivi, tecniche di microincapsulazione, di omogeneizzazione e ultrafiltrazione) permette di progettare ingredienti e alimenti funzionali con caratteristiche peculiari; per esempio sistemi microemulsionati per migliorare la stabilità di preparazioni a base di vitamine o sistemi microincapsulati per la termoprotezione di vitamine, nutraceutici o aromi, o ancora sistemi gelificati per veicolare nutrienti per individui disfagici (che hanno difficoltà a deglutire). Questa sinergia tra mondo food e pharma è particolarmente utile nel campo della nutrizione clinica e nella nutrizione di soggetti con patologie (quella che oggi è definita farmaco-nutrizione), ma lo stesso approccio inizia a coinvolgere la produzione di alimenti “comuni” per soggetti in salute o, al limite, prodotti border line per alcune patologie croniche. Si pensi al contributo nella regolazione della sindrome metabolica, del diabete, della colesterolemia o per il benessere gastrointestinale.
La coniugazione interdisciplinare di approcci tecnologici, analitici ed economici basati sui bisogni di alcune fasce di consumatori (quella dell’infanzia e della terza età, per esempio), è motivata da specifiche richieste ed esigenze di mercato, supportate dallo sviluppo economico significativo dei settori degli “alimenti funzionali”, degli “alimenti arricchiti”, e dei cosiddetti “nutraceutici”, da intendersi come ingredienti per integratori alimentari.
Si inserisce in questo contesto il progetto Nutracore, in cui sono coinvolte le unità di Chimica degli Alimenti e Biologia Farmaceutica del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco di UniTo. L'approccio è multidisciplinare e il focus è la progettazione di ingredienti innovativi, che siano “funzionali” e utilizzabili in alimenti basilari tipici nella dieta mediterranea (ad esempio l’olio extra vergine di oliva), in formule alimentari complesse per nutrizione clinica e in integratori alimentari. Un aspetto importante del progetto è la sostenibilità ambientale: i processi di produzione degli ingredienti funzionali che progettiamo passano anche attraverso soluzioni sostenibili basate sul recupero di sostanze bioattive ottenute da sottoprodotti di produzioni alimentari.
Ma la vera parola chiave del progetto è innovazione: quella di ingredienti e prodotti, sostenuta anche da un’innovazione di processi rivolta a migliorare il loro profilo nutrizionale per venire incontro a bisogni nutrizionali diversificati. La riduzione dello zucchero e/o del sale nelle formule alimentari mediante nuove strategie tecnologiche, il controllo dell’appetito e della glicemia mediante ingredienti funzionali, la produzione di alimenti ad alta densità nutrizionale e proteica, la modulazione dei profili lipidici sono aspetti altamente innovativi che possono venire incontro alle esigenze di prevenzione e di controllo delle cronicità dieta-correlate, anche in un’ottica di risparmio di risorse in ambito sanitario.