Identità, storie, religioni: un progetto ERC sui santi contemporanei
Dal 2018 dirigerò un progetto europeo sui santi del nostro tempo, frutto di un percorso partito da Torino e poi diventato internazionale, durante il quale ho scandagliato identità, storie e valori di oggi con un metodo ispirato alla semiotica, disciplina che studia il senso e i segni
Fin dall’inizio ho condotto la mia ricerca con lo scopo di dare un contributo, per quanto piccolo, a capire meglio il mondo in cui viviamo e la cultura che ci rende quello che siamo. Affascinata soprattutto dallo studio della spiritualità e dei valori civili, mi sono laureata in Culture Moderne Comparate all’Università di Torino con una tesi in semiotica sulla glossolalia, ossia quel fenomeno che i credenti di vari gruppi cristiani ritengono essere il dono divino che consente ad alcune persone di parlare in lingue sconosciute.
Dopo la laurea ho cominciato un dottorato in Svizzera, dove ho vissuto per tre anni. Ho poi attivato una cotutela con l’Università di Torino, conseguendo così un titolo svizzero in Lettere e uno italiano in Scienze della Comunicazione. La mia tesi, ispirata dagli eventi e dai vivaci dibattiti legati al 150° anniversario dell’unificazione nazionale italiana nel 2011, è uno studio semiotico della rappresentazione dell’identità nazionale in un vasto corpus di romanzi di argomento risorgimentale pubblicati a partire dal 1948.
Dopo i dottorati, per due anni ho lavorato all’Università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera, conducendo una ricerca sulle tematiche religiose nella letteratura contemporanea. Questa ricerca è la base del mio terzo libro, a cui sto lavorando. Identità, storie, religioni, valori si sono dunque confermati il fil-rouge della mia attività scientifica.
Nell’agosto 2017, ho vinto una ERC Starting Grant all’Università di Torino, con un progetto intitolato “NeMoSanctI - New Models of Sanctity in Italy (1960s-2010s)” che inizierà nel 2018. Grazie a questa prestigiosa borsa europea, potrò costituire un team di ricercatori che si dedicherà allo studio dei nuovi modelli di santità cattolica emersi dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965).Numerosissimi testi, prodotti non solo da religiosi, ma anche da laici e scrittori, propongono i santi come modelli di perfezione di vita. Negli ultimi 50 anni, questi modelli sono profondamente cambiati, veicolando il rinnovamento di un’identità basata su valori religiosi in un mondo sempre più secolarizzato.
Ecco dunque che ritorno a Torino con un progetto che corona il mio percorso di studiosa, essendo incentrato su un fenomeno religioso e identitario, basato su storie di vita, con una tradizione millenaria alle spalle ma profondamente rinnovato nel mondo in cui viviamo. Lo studio dei nuovi modelli di santità è tanto più importante se si considera che essi coinvolgono centinaia di migliaia di persone. I santi, infatti, sono figure che fanno parte dell’immaginario collettivo: le loro storie non raggiungono solo i devoti ma, essendo diffuse in una vasta rete di media (come libri, film e fiction), appartengono al retaggio o, come direbbe Umberto Eco, all'"enciclopedia", di ogni strato socio-culturale, specialmente in Italia, Paese che ha una relazione peculiare con il Cattolicesimo.