Storie di ricerca

La maternità surrogata in un contesto globale: tra diritti e paure

La maternità surrogata è un tema di vivace dibattito sociale, filosofico, politico e giuridico. L’incertezza che l’accompagna, dovuta anche alla mancanza di informazioni adeguate, alimenta una paura indistinta e porta a valutazioni sommarie e generalizzate che non tengono conto della sua complessità

La maternità surrogata, detta anche gestazione o gravidanza per altri, sollecita i legislatori, i giudici, ma anche la società nel suo insieme a rimeditare principi considerati radicati. Tra questi vi sono: l’attribuzione della maternità alla sola partoriente, l’indisponibilità del proprio corpo a titolo gratuito o dietro compenso, la diversità di sesso dei genitori. In effetti, l’incertezza giuridica ed etica che oggi accompagna questi temi, insieme alla mancanza di informazioni corrette e affidabili, alimenta una paura indistinta per il fenomeno e porta spesso a valutazioni che non tengono conto, per esempio, delle differenze tra i diversi tipi di maternità surrogata.

Le soluzioni adottate dovrebbero infatti tenere conto della complessità del fenomeno. Così se è certamente vero che l’interesse del minore alla continuità degli affetti e a uno status familiare certo e stabile è pregiudicato dal rifiuto della trascrizione dell’atto di nascita, bisogna altresì considerare che invocare tout court l’interesse del minore legittima ogni “espatrio procreativo” discriminando gli aspiranti genitori, sulla base della nazionalità, o comunque delle risorse economiche e culturali, nel godimento del diritto individuale alla non ingerenza nelle scelte procreative.

Su questi temi stanno lavorando, sotto la supervisione mia, delle professoresse Manuela Naldini e Simona Taliani e della dott.ssa Arianna Santero (Dipartimento di Culture, Politica e Società), un gruppo di studentesse e studenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Sociologia e Antropologia ed Etnologia (Dipartimento di Culture, Politica e Società) e della Clinica Legale “Famiglie, minori e diritto” del Dipartimento di Giurisprudenza. Il lavoro viene svolto in collaborazione con il progetto di ricerca “Changing Families, Changing Institutions? - InFaCt” (Università degli Studi di Torino e Compagnia di San Paolo) e il progetto Cittadinanze (www.cittadinanze.eu).
Gli esiti della ricerca potete trovarli nella sezione "Approfondimenti" posta qui a lato.