Gli strigolattoni (SL) sono molecole segnale prodotte dalle radici della maggior parte delle piante superiori. Hanno un doppio ruolo, endogeno ed esogeno.
A livello endogeno, costituiscono una nuova classe di ormoni vegetali perché intervengono nella regolazione dello sviluppo della pianta in relazione alle condizioni nutrizionali e ambientali (deficienza di nutrienti, stress idrici o salini).
A livello esogeno rappresentano dei segnali chimici che vengono rilasciati nella zona di terreno immediatamente circostante la radice; qui vengono percepiti da microorganismi come i funghi simbionti micorrizici arbuscolari e i batteri azotofissatori, sui quali agiscono con effetti che favoriscono l’instaurarsi della simbiosi. Nel corso dell’evoluzione tuttavia anche le piante parassite hanno imparato a riconoscere e a sfruttare questi segnali come indicatori della presenza della specie ospite.
ll nome strigolattone deriva da Striga, un genere di pianta infestante tristemente nota per le devastazioni di cereali in tutta l’Africa Nord Sahariana. La quantità di strigolattoni prodotta dalle piante è tuttavia troppo bassa per poter pensare ad applicazioni pratiche. Compito dei ricercatori consiste quindi nel trarre spunto dalIa natura per progettare molecole intelligenti che possano mimare gli effetti degli strigolattoni.