Brand
Economia, Finanza e Management

Connettersi al cambiamento. Vecchie e nuove infrastrutture per lo sviluppo dell’Africa

foto: gettyimages

L'elettrificazione, la costruzione di strade e un sempre più ampio accesso a internet hanno sicuramente un ruolo nello sviluppo dei paesi africani, ma quale peso hanno queste diverse azioni e quali settori ne beneficiano maggiormente? Ecco i risultati di una revisione degli studi di valutazione di impatto che può aiutare nella pianificazione degli investimenti più efficaci.

La recente ratifica dell’African Continental Free Trade Agreement (AfCFTA), che stabilisce un’area di libero scambio tra tutti i paesi del continente, consentirà di sfruttare il potenziale del mercato interno della regione per favorire una maggior crescita economica. Gli obiettivi dell’AfCFTA verranno realizzati se ci saranno miglioramenti alla connettività e, più in generale, alla rete infrastrutturale. La gran parte dei paesi dell’Africa sconta infatti ancora oggi un forte gap infrastrutturale. Secondo un rapporto della società McKinsey, circa i 2/3 della popolazione mondiale senza accesso all’elettricità risiede nel continente africano. La Banca Africana per lo Sviluppo stima che siano necessari investimenti nell’ordine dei 150 miliardi di dollari annui per colmare questo gap.

Donatori internazionali (specialmente la Cina) e gli stessi governi dei paesi africani stanno investendo per migliorare le dotazioni infrastrutturali. Ad esempio, l’Etiopia ha ricostruito la propria rete stradale con un ambizioso programma ventennale, il Road Sector Development Programme (RSDP). Il Ruanda, che ambisce a diventare un polo tecnologico del continente, ha rapidamente esteso la rete mobile 4G che oggi copre circa il 97% della popolazione.

Ma in che modo le infrastrutture influenzano lo sviluppo? Quali settori ne beneficiano maggiormente? Cosa ci dicono le evidenze empiriche?

La costruzione di nuove infrastrutture, specie strade o reti ferroviarie, permette innanzitutto di ampliare l’accesso ai mercati, domestici e internazionali. Evidenze empiriche mostrano come i miglioramenti nelle reti stradali lungo le principali direttrici del continente Africano abbiano fortemente supportato lo sviluppo economico dei centri urbani del continente, specialmente quelli inizialmente meno sviluppati e più periferici.

Ma il ruolo trasformativo delle infrastrutture si manifesta soprattutto sul mercato del lavoro. In una valutazione d’impatto del Road Sector Development Programme in Etiopia, a cui ha partecipato UniTO, risulta che i distretti che hanno ricevuto maggiori investimenti nella qualità e quantità di strade hanno registrato un incremento dell’occupazione nei settori moderni dell’economia (soprattutto nei servizi), e una riduzione dell’occupazione in agricoltura. Questo processo di trasformazione strutturale è legato alla riduzione dei costi di trasporto, che consente alle imprese di crescere accedendo a input produttivi nuovi o qualitativamente migliori, e ai lavoratori di spostarsi più facilmente. La riduzione dei costi di trasporto ha anche effetti positivi sulla produttività dell’agricoltura, liberando risorse per i settori moderni tramite la migrazione dalle aree rurali.
Sempre in Etiopia, un altro lavoro mostra che questi stessi effetti vengono massimizzati in quelle aree in cui si investe anche nell’elettrificazione. Investimenti in infrastrutture complementari, quali strade e rete elettrica, favoriscono in particolare lo sviluppo di poli industriali, che sono un’importante fonte di domanda di lavoro per i lavoratori poco qualificati provenienti dalle aree rurali del paese.

Ma sono solo gli investimenti in reti “tradizionali” che contano per lo sviluppo, o è necessario investire anche in infrastrutture più moderne, come quelle per l’accesso a internet?

Per esempio, uno studio ha dimostrato come le aree che per prime in Africa hanno avuto accesso alla rete internet ad alta velocità, tramite l’approdo di cavi sottomarini, hanno registrato incrementi significativi dell’occupazione, specialmente quella più qualificata, e di sviluppo del settore privato, specie nei settori che usano ICT in modo più intensivo. Allo stesso modo, in un lavoro sulla diffusione della rete mobile in Ruanda a cui ha partecipato anche UniTo, troviamo evidenza di un effetto della maggiore adozione di internet ad alta velocità sull’occupazione nei settori più avanzati e sulla produttività delle imprese.

Le evidenze qui riassunte derivano dalla crescente disponibilità di dati che consentono di combinare a livello geografico molto dettagliato informazioni su infrastrutture e sulle attività economiche di individui e imprese. Molte sono ancora le domande di ricerca su cui interrogare questi dati, per consentire una migliore comprensione delle possibili conseguenze degli investimenti in infrastrutture, incluse quelle potenzialmente negative (come per esempio quelle sull’ambiente) e quelle su dimensioni non economiche dello sviluppo.

Questa storia di ricerca si trova in:


un racconto di
Marco Sanfilippo
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

09 gennaio 2023

condividi

potrebbero interessarti anche