Il Piemonte è una delle regioni con il più alto numero di lingue minoritarie presenti sul suo territorio: oltre alle parlate walser (Val Sesia e Ossola), a ridosso del confine francese sono parlati l'occitano, il francoprovenzale e il francese. L'Atlante Linguistico ed Etnografico del Piemonte Occidentale mira a documentare le sopravvivenze linguistiche galloromanze (cioè l'insieme delle varietà nate dalla romanizzazione della Gallia) sul versante italiano delle Alpi, oggetto di una particolare tutela a livello regionale e, in seguito alla legge 482/99, anche a livello nazionale.
L'Atlante ha iniziato l'attività agli inizi degli anni '80 grazie a una collaborazione, ancora oggi esistente, tra Università e Regione Piemonte.
Dopo la stesura del questionario (oltre 6.000 domande mirate alla ricostruzione della vita e del lavoro tradizionali in ambiente alpino), i raccoglitori hanno intervistato più di 200 parlanti nativi delle 42 località prescelte. Le inchieste sono state condotte attraverso la tecnica della conversazione guidata, basata su una griglia di argomenti, sui quali il raccoglitore guida la conversazione con l'informatore in modo che questo, pur organizzando liberamente il suo discorso, fornisca le informazioni necessarie. Oggi l'archivio è costituito da oltre 1000 ore di registrazione e da una ricca documentazione iconografica.
Dal 2000 la redazione dell'Atlante è impegnata nella pubblicazione di volumi tematici dedicati ai diversi aspetti della cultura alpina.