Le pratiche filosofiche, come indica il termine stesso, "mettono in pratica la filosofia": attraverso la riscoperta dei suoi contenuti e del suo patrimonio metodologico (analitico, sistematico, logico, critico, ermeneutico, ecc.) stimolano l'indagine sui paradigmi che concorrono a definire la complessità del reale, mettendoli in discussione e contribuendo così a sviluppare un adeguato senso critico per affrontare la quotidianità. È possibile "praticare la filosofia" nelle scuole, nelle strutture socio-sanitarie, in carcere, nelle organizzazioni lavorative, in studi privati e presso sportelli di ascolto, nei caffè e in altri luoghi di ritrovo ludico.
La nostra ricerca prende in esame la dimensione teorica e l'applicazione di pratiche filosofiche quali il cosiddetto Sokratisches Gespräch (dialogo socratico), la Philosophy for/with Children (P4C/PwC: filosofia per/con i bambini), la Philosophy for Community (P4Co: filosofia per comunità), il café-philo (caffè filosofico), la philosophische Praxis (consulenza filosofica). Come macrocategoria concettuale, capace di ricomprendere in prima battuta le diverse pratiche filosofiche, assumiamo la nozione di "consulenza filosofica", intesa come prestazione professionale filosofica che, senza avere finalità terapeutiche, è erogata in merito ai contenuti e ai processi del pensiero da parte di un consulente esperto in filosofia a un consultante, muovendo da istanze di quest'ultimo o da quelle avanzate in suo favore da un committente.