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Epidemiologia, Terapie e Politiche sanitarie

Quando prevenire è anche curare. Il caso del melanoma

Foto: pexels.com

Il cardine del trattamento del melanoma, la cui incidenza è aumentata nelle ultime decadi, è costituito dalla diagnosi e asportazione chirurgica precoce con riduzione significativa del rischio di recidiva correlato allo spessore. Sono quindi fondamentali le strategie di prevenzione sia primaria, tramite l’informazione e la sensibilizzazione sui fattori di rischio, sia  secondaria, tramite l’individuazione delle persone a rischio e visite dermatologiche con tecniche di diagnostica non invasive. 

Il melanoma è uno dei tumori cutanei più frequenti e più aggressivi. Negli ultimi anni l’impiego delle nuove terapie mediche ha determinato un significativo miglioramento della sopravvivenza dei pazienti con malattia metastatica. Tuttavia il cardine del trattamento del melanoma rimane sempre la diagnosi e l’asportazione precoce, infatti il rischio di recidiva è correlato allo spessore della lesione primitiva.
È quindi fondamentale eseguire periodiche visite dermatologiche in particolare nei pazienti più a rischio, come chi ha familiarità con questo tipo di tumori o chi presenta un fenotipo di pelle chiara o molti nei (o, per usare un linguaggio più strettamente medico, nevi). Dall’altro lato, il melanoma cutaneo è caratterizzato da un aumento di incidenza costante negli ultimi decenni: da circa 6 casi su 100.000 all’anno nel 1997 a più di 20 casi nel 2020. Tale dato testimonia la necessità di potenziare campagne di sensibilizzazione e prevenzione nella popolazione.

Per tutti questi motivi, nella Clinica Dermatologica del Dipartimento di Scienze Mediche indirizziamo le nostre attività, clinica, di ricerca e di terza missione, su tre filoni: la prevenzione primaria, la prevenzione secondaria e l'individuazione di soggetti a rischio tramite indagine genetica.

PREVENZIONE PRIMARIA
Organizziamo eventi che interessano fasce differenti di popolazione per informare sul rischio delle patologie tumorali cutanee in particolare del melanoma, e per insegnare corretti metodi di esposizione solare. Ci rivolgiamo a studenti delle scuole primarie e secondarie, alle scuole universitarie lavorando in sinergia con associazioni di pazienti, associazioni di prevenzione o associazioni private. Inoltre abbiamo realizzato conferenze dedicate a lavoratori quali estetisti, tatuatori, fisioterapisti. La Clinica Dermatologica ha partecipato come centro referente per il Piemonte alla Campagna di Prevenzione “Il Sole per Amico” dell’Italian Melanoma Intergroup (IMI) con conferenze nelle scuole e analisi di questionari somministrati prima e dopo l’attività formativa.

PREVENZIONE SECONDARIA
La diagnosi precoce rappresenta l’intervento terapeutico più efficace per il melanoma, da cui anche il titolo “prevenire è anche curare”. La diagnosi precoce è basata sull'integrazione tra parametri clinici e dermoscopici. La dermoscopia (o epiluminescenza) è una metodica di diagnosi strumentale non invasiva che permette di individuare la disposizione del pigmento negli strati superficiali della cute; le immagini dermoscopiche vengono inoltre registrate per il monitoraggio periodico. L’attività di ricerca della Clinica Dermatologica in tale ambito si è sviluppata attraverso l’individuazione dei parametri in epiluminescenza che sono correlati con maggior frequenza al rischio di melanoma in corso di visite periodiche di follow-up, in collaborazione con altri gruppi di ricerca del Dipartimento di Scienze Mediche (prof. Fariselli/ Epidemiologia dei Tumori Prof.ssa Maule)

INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI A RISCHIO TRAMITE INDAGINE GENETICA
I principali fattori di rischio per il melanoma sono il fototipo (pelle chiara, scottature solari), la presenza e e il numero di nevi atipici. Inoltre il rischio di melanoma è aumentato in pazienti con familiarità per melanoma o precedente melanoma. Sono state individuate mutazioni genetiche che conferiscono una maggiore suscettibilità al melanoma, tra cui mutazioni a carico di CDKN2A, CDK4, BAP1, TERT (penetranza elevata), MC1R, MITF (penetranza intermedia). In collaborazione con la SC Genetica Medica U (prof.ssa Pasini), la Clinica Dermatologica ha attivato un ambulatorio di genetica (referente: prof. Simone Ribero) per pazienti con melanoma multiplo o familiare di cui conserviamo la storia oncologica familiare e una serie di caratteristiche dermatologiche e genetiche del paziente.


Questa storia di ricerca si trova in:


un racconto di
Pietro Quaglino
Simone Ribero
Maria Teresa Fierro
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

03 novembre 2021

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