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Processi sociali e politici, Legge e Comunicazione

Obiettivo #16: pace, giustizia e istituzioni solide

Occorre promuovere società pacifiche, inclusive dove è assicurata la legalità, ai fini dello sviluppo sostenibile, fornire l’accesso universale alla giustizia e costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli.

Giuseppe Gabusi (Dipartimento di Culture, Politica e Società), quali sono le attuali sfide da affrontare per le organizzazioni economiche internazionali?
L'internazionalismo liberale è basato su quattro elementi: democrazia, libero commercio, sicurezza collettiva e leadership americana. Insieme rappresentano i pilastri della pace globale. L'ordine economico mondiale sembra ora vacillare, minacciato dal crescente protezionismo e dal nazionalismo economico, come dimostra la guerra commerciale in corso tra Cina e Stati Uniti. Può questo ordine sopravvivere senza la guida americana? Tutto dipenderà dalla capacità di modificare gli assetti istituzionali accogliendo le istanze dei paesi emergenti e temperando gli eccessi della globalizzazione.

Antonio Vesco (Dipartimento di Culture, Politica e Società), oltre alla pace e alle istituzioni solide, la sostenibilità passa anche attraverso la giustizia, tra le cui sfide, la lotta alla mafia occupa sicuramente un posto di primaria importanza. Eppure le élites politiche ed economiche di un dato territorio contribuiscono all'affermazione e alla riproduzione del potere mafioso. In che modo? 
La mia ricerca muove da un dato di fondo: presupposto imprescindibile per l’affermazione di un potere che possiamo oggi definire mafioso è l’egemonia politica e culturale delle classi dirigenti che con le mafie dialogano. In questo contesto, una lettura ancorata al concetto di legalità, molto presente nel discorso pubblico, può essere fuorviante e certamente non è sufficiente a inquadrare un fenomeno politico e sociale complesso. Lo stigma sociale che avvolge la mafia e che domina il dibattito fa sì che gran parte della popolazione italiana si ritenga sinceramente antimafiosa. La legittimazione del sistema di potere mafioso può quindi essere compresa solo tenendo conto del diffuso consenso sociale di cui godono quei soggetti che siamo abituati a collocare all’esterno delle organizzazioni mafiose. Ne ho parlato più approfonditamente in questo Racconto di Ricerca.

Laura Corazza (Dipartimento di Management), il conflitto di interesse è un elemento che minaccia la trasparenza di ogni azione, politica, economica o sociale anche in ambito di sostenibilità. E se i rapporti di sostenibilità consentono di fare dei bilanci sulla misura e sulle modalità in cui un’azienda risponde concretamente alle proprie responsabilità sociali e ambientali, viene da chiedersi chi ne redige le linee guida. Sono davvero attori imparziali ed estranei dai processi produttivi?
Per rispondere ho intrapreso un’analisi biografica di chi governa le organizzazioni che si occupano della pubblicazione di tali linee guida, focalizzandomi sull’appartenenza lavorativa delle singole persone per determinare se ci fossero “aziende” maggiormente ricorrenti all’interno dei board. Ho così dimostrato che molti di quelli che stilano queste linee guida appartengono ad alcune realtà chiaramente identificabili (come le aziende profit) e molto distanti dal mondo della sostenibilità stessa.

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Questa storia di ricerca si trova in:


Intervista a

Giuseppe Gabusi
Antonio Vesco
Laura Corazza
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

A cura di

Redazione FRidA
Pubblicato il

08 novembre 2020

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