Proposta di lettura

Magnifiche presenze. Visioni dantesche nella ricerca di oggi

Con la sua Commedia, Dante Alighieri parla all’umanità intera superando i limiti dello spazio e del tempo e stimolando ancora oggi profonde riflessioni sul nostro stare al mondo. In vista delle celebrazioni per i 700 anni dalla sua morte, il Consiglio dei ministri ha istituito il Dantedì: ogni 25 marzo si festeggerà la Giornata nazionale a lui dedicata.
Questa Proposta di lettura è il nostro omaggio: tra i numerosi temi che una lettura multidisciplinare dell’opera può suggerire, abbiamo scelto di prendere spunto dall'atto stesso di Dante di intraprendere un viaggio nell'oltretomba.
Come concepiamo e rappresentiamo la morte? Che ruolo ha per la vita? E se Dante aveva immaginato il Paradiso sulla base delle conoscenze cosmologiche del suo tempo, cosa sappiamo oggi sulla struttura dell'Universo?
Con l’approccio filosofico, antropologico e giuridico parliamo di morte digitale, riti funebri e diritto alla morte. Tra medicina e neuroscienze seguiremo la vita non rinnovabile dei neuroni e l'incapacità di morire delle cellule tumorali. Con le lenti della chimica e dell’economia osserveremo il ciclo di vita degli oggetti: il punto di arrivo è poter decretare la morte della parola “rifiuto”, con diverse ricadute positive sulla lotta all’inquinamento e alla crisi climatica.
Ogni racconto è introdotto da alcuni versi della Divina Commedia. La scelta dell'estratto e il relativo commento sono a cura del professor Donato Pirovano e del Comitato studentesco Per correr miglior acque.

Storia di ricerca
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Storia di ricerca
Cosa accadrebbe se la parola rifiuto morisse? L’economia circolare si pone l'obiettivo di eliminare questa nozione e impone quindi un cambio di…
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