Dalle acque termali, nuovi prodotti per il benessere di viso e corpo
Le acque termali si caratterizzano per composizione e parametri chimico-fisici, che ne determinano il potenziale salutistico. Da secoli vengono impiegate nella cura di patologie dermatologiche e nel trattamento di inestetismi cutanei, essendo in grado di apportare numerosi benefici alla pelle. In un recente progetto di ricerca abbiamo sviluppato una linea di creme per il viso e per il corpo, caratterizzate da acqua proveniente dalle Termas do Cró, in Portogallo.
Le acque termali rappresentano una preziosa fonte idrica naturale, infatti si generano nel sottosuolo in particolari condizioni geologiche e possiedono un ampio spettro di azioni benefiche per l’organismo. Le potenzialità terapeutiche specifiche dipendono da diversi parametri, quali la temperatura a cui sgorgano e la composizione chimica, in particolare il contenuto di minerali.
In virtù delle proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, eudermiche - in grado cioè di migliorare lo stato fisiologico della pelle - e di stimolazione della riparazione cutanea, molte acque termali sono da tempo sfruttate in ambito dermatologico e cosmetico per coadiuvare il trattamento di patologie e inestetismi come acne, psoriasi, dermatite atopica, sia attraverso l’applicazione della stessa acqua o di fanghi termali direttamente sulla pelle, sia mediante l’uso di preparazioni cosmetiche che le contengono come principale ingrediente funzionale.
Il nostro progetto di ricerca, nato dalla collaborazione con la Escola Superior de Saúde - Politécnico da Guarda in Portogallo, ha avuto come obiettivo lo sviluppo di una linea di creme per il viso e per il corpo, caratterizzate da acqua proveniente dalle Termas do Cró, situate nella regione Beira Interna (zona centro-settentrionale del Portogallo).
In uno studio precedente, avevamo determinato la composizione chimica dell’acqua termale portoghese attraverso tecniche analitiche molto sensibili (spettroscopia di emissione ottica e spettrometria di massa), vedendo che l’acqua di Cró risulta particolarmente ricca di elementi come sodio, silicio, potassio e calcio che hanno un ruolo chiave nella funzionalità della pelle e per la sua rigenerazione, mentre non sono stati individuati metalli pesanti, potenzialmente pericolosi per la salute. Oltre alla valutazione del profilo chimico è stato importante eseguire l’esame microbiologico, che in base a criteri e metodi stabiliti dalla normativa vigente per le acque minerali, ha potuto attestarne la sicurezza per i potenziali utilizzatori. L’indagine ha infatti accertato l’assenza di microrganismi patogeni come Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa.
L’approccio formulativo si è orientato allo studio di preparazioni da spalmare sulla pelle (prevalentemente emulsioni olio in acqua) di diversa consistenza e destinazione d’uso (come latte detergente, balsamo dopobarba, crema mani, crema corpo), che potessero risultare gradevoli e adatte all’applicazione anche su cute sensibile o problematica. Si è pertanto posta particolare attenzione alla scelta delle materie prime di base (per esempio i lipidi costituenti la fase grassa e gli emulsionanti) da unire all’acqua termale per realizzare le differenti formulazioni. Inoltre, è stato selezionato il sistema preservante più idoneo per garantire la conservabilità dei prodotti, utilizzando anche miscele alternative ai conservanti tradizionali, più delicate ma altrettanto efficaci.
Le creme, allestite in laboratorio in due versioni, cioè impiegando come fase idrofila alternativamente l’acqua termale oppure l’acqua depurata nel caso del controllo, sono state sottoposte a prove di invecchiamento accelerato, per poterne prevedere la stabilità nel tempo. In particolare, si è verificato che i sistemi non mostrassero alterazioni delle caratteristiche chimico-fisiche (pH) e della struttura (viscosità).
In collaborazione con i colleghi portoghesi l’ultima fase della ricerca riguarderà la verifica dell’efficacia dermatologica per dimostrare le potenzialità dei prodotti funzionalizzati con l’acqua termale nella gestione dei disordini cutanei.
Gruppo di lavoro: Roberta Cavalli, Elena Ugazio, Ornella Abollino, Gabriella Amisano, Stefania Fornasero