In circa il 15-20% dei casi, lo svezzamento dalla ventilazione e l'estubazione non riescono adeguatamente. Si rende pertanto necessario reintubare il paziente con un conseguente incremento del rischio di mortalità e di complicanze, come la polmonite. Assicurare un'adeguata gestione ventilatoria è perciò essenziale nel periodo immediatamente seguente l'estubazione. Questo può essere garantito mediante diversi dispositivi tra cui la maschera, le nasocannule, il casco.
Questi presidi, pure efficaci per migliorare l'ossigenazione del paziente, hanno degli effetti collaterali principalmente legati all'incapacità di tutti i supporti ventilatori di garantire un'efficace umidificazione delle vie aeree. La ridotta umidificazione, oltre a provocare secchezza della mucosa orale e respiratoria, può portare a una alterazione del sistema mucociliare delle vie aeree deputato alla rimozione delle secrezioni. Questo, a sua volta, può facilitare lo sviluppo di fenomeni di infezioni.
A questo si aggiunge che, nel periodo immediatamente successivo all'estubazione, è spesso difficile per il paziente ventilare adeguatamente anche le sezioni più periferiche del polmone e anche la presenza di aree ipoventilate è stato dimostrato essere un rischio per lo sviluppo di infezioni.
Sono in corso studi per ottimizzare il periodo successivo all'estubazione combinando supporti respiratori che siano efficaci nell'ottimizzare l'umidificazione con presidi in grado di mantenere aperto il parenchima polmonare