Brand
Società e Cultura

Il Risk Management nelle Banche

La crisi finanziaria ha sollevato dubbi e perplessità sulla capacità di sopravvivenza delle banche nazionali e internazionali. I risparmiatori si sono interrogati sulla solvibilità del proprio istituto di credito e sulla possibilità di sopportare perdite sui risparmi accantonati nel tempo

Da svariati anni la sezione di Economia degli Intermediari Finanziari è attiva sulla tematica del risk management bancario. La crisi finanziaria, la speculazione sugli strumenti derivati, la propensione al rischio delle banche, la conseguente crisi fiduciaria, lo sviluppo normativo e regolamentare che ne sono derivati hanno sollevato la curiosità del pubblico e l’interesse scientifico verso la materia. Gli interrogativi che si è posto il risparmiatore sono numerosi: perché le banche hanno rischiato tanto? La mia banca è destinata al fallimento? Sosterrò delle perdite sui miei risparmi? Ci saranno degli strumenti di protezione? Se sì, quali investimenti saranno protetti? A quanto ammonta la perdita massima che dovrò sopportare? Perché Banca d’Italia non ha vigilato a dovere? Che dire della Bce e di Mario Draghi?
Dal punto di vista scientifico si sono valutate le metodologie di misurazione e gestione del rischio, il loro impatto sulla disponibilità di credito per le aziende e per le famiglie, il loro effetto sull’organizzazione e sulla solidità bancaria, l’efficacia delle strategie realizzate e le conseguenze delle novità regolamentari sul sistema finanziario ed economico generale.
Le risposte individuate non sono univoche, ma numerose e complesse. Le conclusioni tratte non sono dunque definitive, ma parziali, in quanto aprono nuovi spazi a ulteriori e approfondite ricerche, che permetteranno uno sviluppo crescente e progressivo della materia.


impatto sulla società

Gli studi realizzati hanno certamente un grande interesse sociale. In primis sui risparmiatori, siano essi azionisti, obbligazionisti o semplici depositanti bancari. Tutti noi disponiamo di un conto corrente e siamo quindi interessati alla solvibilità del nostro istituto di credito. A maggior ragione i detentori di titoli azionari e/o obbligazionari. La capacità di gestione dell’intermediario e l’esistenza di una chiara normativa regolamentare contribuiscono alla protezione e alla tutela del risparmiatore, che può definirsi il primo e fondamentale interesse sociale.



referente

Paola De Vincentiis
gruppo di lavoro

Marina Damilano
Patrizia Pia
Eleonora Isaia
Alessio Bongiovanni
Cristina Rovera
dipartimento

partner


condividi
progetti di ricerca rilevanti
approfondimenti
Risk management conference
potrebbero interessarti anche