Società e Cultura
Il costo della vita. Una rassegna culturale nata da una tesi di dottorato

“Al giorno d’oggi la gente conosce il prezzo di tutto e non conosce il valore di niente”. Così sosteneva Oscar Wilde, nel romanzo Il ritratto di Dorian Gray del 1890, e forse possiamo dire che sia ancora così. Questo pensiero è stato il fulcro del mio lavoro di tesi di dottorato che si è poi trasformata in una rassegna culturale rivolta in particolare alle giovani generazioni, per capire insieme il prezzo e il valore che diamo alle cose, tra cambiamento climatico e giustizia sociale.


A marzo del 2022 ho ottenuto un dottorato in Innovation for the circular economy nel quale ho svolto un lavoro di ricerca finalizzato a indagare se e come l’economia circolare sia in grado di mettere in campo nuove metriche del valore accanto a quella economica.

Uno dei principi cardine dell’economia circolare è generare valore dallo scarto (Lacy et al. 2016), ovvero avviare processi di valorizzazione della materia e dell’energia perché rimangano il più a lungo possibile all’interno dei cicli produttivi e di consumo. Prendere sul serio questo principio apre a diverse domande: cosa significa generare valore? Cosa determina il cambiamento? E prima ancora, cosa è il valore? È una proprietà intrinseca delle cose o l’esito di una valutazione? E di quale valore stiamo parlando? In che modo viene espresso e riconosciuto questo valore generato?

A fronte di questi interrogativi ha preso corpo il quesito della ricerca, attraverso cui mi domandavo, appunto, più in generale, se l’economia circolare sia in grado di mettere in campo nuove e plurime metriche del valore (oltre a quello economico); e, più in particolare, se i prezzi di beni realizzati secondo i principi dell’economia circolare siano in grado di veicolare correttamente i valori che l’economia circolare dice di fare propri.

Nello specifico, ho svolto un’analisi critica del prezzo del polietilene tereftalato (il polimero plastico usato per realizzare le bottiglie contenenti bevande) riciclato (r-PET) e della sua catena del valore. Poiché intraprendere una critica del prezzo significa basarsi su una valutazione di quello che dovrebbe essere il “vero” prezzo della cosa (Boltansky, Esquerre, 2017), ho indagato i criteri di formazione e giustificazione del prezzo del PET e r-PET forniti dagli attori della filiera del PET riciclato.

Alla discussione della mia tesi era presente Padre Guido Bretagna del Centro Teologico dei Gesuiti di Torino: l’idea di far uscire le mie ricerche dalle mura dell’Accademia è stata sua.
Padre Guido è infatti interessato a rilanciare il Centro quale luogo e strumento di incontro, confronto e arricchimento per le e i giovani della città di Torino. Io ho raccolto con entusiasmo la sfida coinvolgendo Mercato Circolare, la start up che ho fondato nel 2018 con la missione di fare formazione e consulenza sui temi dell’economia circolare.

È nata così Il costo della vita, una rassegna culturale che, ospitata dal Centro Teologico in Corso Stati Uniti 11/h, si configura come un viaggio interdisciplinare, desideroso di esplorare l’intersezione tra mondi e spazi liminari a partire dalla constatazione che sono sostanzialmente tre le componenti che caratterizzano le società occidentali: il linguaggio, le cose e i prezzi.


Il linguaggio è costitutivo delle realtà che apprendiamo con le nostre analisi. Linguaggio e rappresentazioni, dunque. Quali rappresentazioni del mondo, dell’essere umano e del vivente abbiamo? Quali parole usiamo per descrivere la realtà, la società, l’economia, l’ambiente? Quale significato attribuiamo?

In secondo luogo, le cose. Come ben affermava il chimico e merceologo Giorgio Nebbia, quello che veramente ha valore e dà valore alle nostre civiltà non sono i soldi ma le materie prime. Materiali fondamentali, con cui poi si fabbricano ulteriori cose, oggetti che diventano merci. E che poi diventano rifiuti una volta consumati o, meglio, trasformati. Gli oggetti usati, una volta gettati via, continuano a esistere con il loro carico di materia, anche se rifiutati dagli essere umani.

E, infine, i prezzi, solitamente intesi come espressione monetaria del valore di un bene. Il denaro è storicamente lo strumento rilevante per assicurare la commensurabilità nelle nostre società, ovvero la possibilità di sintetizzare in una metrica comune caratteristiche normalmente rappresentate da unità diverse. Come determinare un “giusto prezzo”, o prezzo di equilibrio? Cosa significa “giusto prezzo”? Tutto può avere un prezzo?


Ciò che lega i tre elementi - il linguaggio, le cose, i prezzi - sono i giudizi di valore. Infatti, sia che prenda la forma di prezzi, classifiche o confronti, la commisurazione è cruciale per come categorizziamo e diamo senso al mondo. Misurare e confrontare cambia i termini di ciò di cui si può parlare, di come valutiamo e di come trattiamo ciò che valutiamo.

A partire, dunque, dal trittico costo-valore-prezzo, la rassegna intende aprire una riflessione pubblica sulla necessità di avviare nuove metriche del valore, in grado di intersecarsi con la questione del cambiamento climatico e della giustizia sociale.

La rassegna si snoda, in forma laboratoriale, tra i “rivoli” della vita dando avvio a diversi incontri tematici, che si interrogano di volta in volta sui diversi costi delle cose e delle attività della nostra vita: del cibo e dei vestiti, delle relazioni, del lavoro, della tecnologia, della natura e della giustizia, del denaro stesso.


Lo stile laboratoriale è garantito dalla presenza congiunta a ogni incontro di uno sguardo accademico e uno sguardo che arriva dalla società civile o dal mondo produttivo, grazie ai quali verranno poste sul tavolo questioni da dibattere e discutere. Il tutto arricchito da suggestioni di film, podcast, letture.

L'esperienza offerta si articola in 10 incontri tematici di due ore, tra ottobre 2022 e febbraio 2023 e si rivolge ai giovani dai 20 ai 30 anni. A cui si lancia una sfida: partecipare a tutti gli incontri della rassegna per costruire e consolidare un gruppo di lavoro che intraprenda una nuova narrazione ecosistemica in grado di rendere conto del valore della vita nelle sue molteplici dimensioni. L’intero percorso è gratuito.


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un racconto di

Nadia Lambiase
dipartimento / struttura

rivolto a

TIPO DI ATTIVITÀ

Pubblicato il

25 gennaio 2023

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