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Chimica dei componenti inorganici in farmaci, integratori e alimenti

La composizione inorganica di un alimento o di un integratore può fornire importanti informazioni sulle sue proprietà nutrizionali, l'origine geografica, i possibili rischi per il consumatore e le possibili sorgenti di inquinamento (ambientale o di processo).

Nel nostro lavoro ci capita di determinare la concentrazione di arsenico e metalli pesanti in diverse matrici di interesse alimentare e farmaceutico. Interessanti sono gli studi su alimenti di origine vegetale (piante officinali e fitoalimurgiche) in quanto la loro composizione inorganica è influenzata da numerosi fattori come la composizione del suolo e la vicinanza a fonti di inquinamento.
Spesso sono consumate dalla popolazione piante note nel mondo scientifico per essere dei bioaccumulatori di metalli pesanti, per cui è importante capire quale sia la capacità di assorbimento di elementi potenzialmente pericolosi da parte di questi vegetali.
Un particolare filone di ricerca in cui siamo coinvolti è quello degli integratori ayurvedici (ovvero integratori basati sulla tradizione indiana). Nella tradizione indiana, alcuni metalli, mercurio e arsenico, vengono volutamente addizionati a miscele di vegetali per incrementarne, secondo la tradizione, il potere curativo. Ultimamente però sono noti diversi casi di intossicazione che sono stati associati al consumo di tali medicinali. Questi vengono venduti in Italia "metal free" senza alcun rischio per il consumatore, ma è possibile acquistarli direttamente in India e importarli, e sono sempre più disponibili on-line. Quindi è evidente l'importanza di monitorare i diversi canali di vendita.
Da anni poi ci occupiamo della messa a punto di metodi altamente sensibili per la determinazione del mercurio in diverse matrici, tra cui il pesce.


impatto sulla società

La nostra ricerca ha un forte impatto sulla società dal momento in cui è al servizio della tutela della salute del consumatore, in quanto i) confrontiamo le concentrazioni trovate con i limiti di legge ed evidenziamo particolari criticità ii) valutiamo la possibilità di trovare degli indicatori di qualità e particolari caratteristiche che possano definire i diversi alimenti al fine di evitare contraffazioni, adulterazioni e proteggere i marchi di "denominazione di origine protetta" tipici del nostro territorio.



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referente

Agnese Giacomino
gruppo di lavoro

Ornella Abollino
dipartimento

partner


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