Che cos'è la crisi ecologica? E soprattutto, si può parlare al singolare di "crisi ecologica" e non piuttosto di un sistema di crisi in cui le emergenze ambientali si intrecciano con emergenze sociali, dalla gestione delle catastrofi climatiche alle migrazioni, dalla sofferenza dei gruppi etnici nei paesi ex-coloniali alle ecomafie e, ancora, dalla contrapposizione degli interessi dello sviluppo industriale con la salute dei cittadini e la bellezza dei paesaggi?
La crisi ecologica è cioè anche una crisi sociale i cui danni si riverberano in modo differente, spesso acuendo le diseguaglianze e i conflitti. Ciò equivale a dire che la crisi ecologica è espressione diretta di una crisi culturale, dovuta a modelli che ci impediscono di vedere i legami tra tutti questi fenomeni e soprattutto di immaginare nuove forme di relazione con e nell'ambiente.
Le Environmental Humanities o Scienze Umane Ambientali sono un campo di studi transdisciplinare che rivendica la necessità di superare la frattura tra le "due culture", umanistica e scientifica, considerando le questioni ambientali come parte della riflessione sul ruolo dell'umano nel insieme.
Il nostro gruppo intende far dialogare letteratura, storia, antropologia, filosofia, linguistica, cinema, geografia con le scienze ambientali (ecologia, biologia, chimica, climatologia, geologia, ecc.), per mettere in luce criticamente l'impatto dei diversi modelli culturali sull'ambiente e per promuovere una cultura della sostenibilità.