La lotta alle malattie infettive negli animali comprende una serie di misure volte ad aumentare la resistenza, a ridurne la frequenza e i danni economici, fino all'eliminazione del microrganismo da un determinato territorio (eradicazione). La misura più efficace è senz'altro quella di identificare i portatori dell'infezione, e ciò si attua con l'applicazione di esami di laboratorio specifici per il microrganismo che si vuole debellare. La progressiva eliminazione dei soggetti portatori si conclude quando tutti gli animali risultano non infetti. A quel punto è sufficiente evitare che l'agente patogeno venga nuovamente introdotto, ma la prevenzione è la misura meno costosa.
Il nostro gruppo di ricerca si occupa da circa 20 anni dello sviluppo di test diagnostici per le malattie infettive. Nella maggior parte dei casi si tratta di metodi che ricercano anticorpi specifici verso i principali virus e batteri degli animali.
Non inganni il fatto che si cerchino gli anticorpi, che, nell'immaginario collettivo, sono sinonimo di resistenza alle infezioni. Molti microrganismi utilizzano strategie per ingannare il sistema immunitario e gli anticorpi prodotti non risultano efficaci. In tali casi l'infezione diventa cronica determinando lo stato di portatore. Questi anticorpi, anche se non utili alla guarigione, sono utilissimi come traccia della presenza del microrganismo negli animali. La vera sfida è identificarli con metodi precisi, economici e applicabili su diverse matrici.