L'attività di ricerca comprende il riconoscimento botanico delle piante mediante l'utilizzo del microscopio e, successivamente, l'estrazione, l'isolamento e l'identificazione dei composti biologicamente attivi presenti nelle piante stesse e nei loro prodotti di trasformazione (oli essenziali, estratti, integratori, cosmetici, mangimi,...) con il fine ultimo di verificarne la qualità e la sicurezza d'uso. Di qui l'importanza di identificare dei composti caratteristici in grado di definire un campione "di qualità" rispetto ad uno " di non qualità": ad esempio nell'olio essenziale di menta piperita piemontese se il composto chiamato isopulegolo è presente in percentuale superiore allo 0.2%, il campione è stato adulterato mediante aggiunta di olio essenziale di menta americana, meno pregiato e molto più economico.
Altrettanto importanti sono l'identificazione e la valutazione della quantità di sostanze potenzialmente tossiche presenti in piante e loro prodotti di trasformazione (ad es. le microcistine, sostanze tossiche prodotte dalle alghe).
Per raggiungere gli obiettivi prefissati (qualità e sicurezza), il gruppo di ricerca si avvale di tecniche di estrazione (campionamento) mirate a ridurre il più possibile l'utilizzo di solventi organici (green chemistry: "chimica verde") e di tecniche di analisi all'avanguardia estremamente sensibili e quindi in grado di rilevare i composti di interesse anche se presenti in tracce.