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LIFE CYCLE ASSESMENT (LCA) E QUALIFICAZIONE AMBIENTALE DEI PRODOTTI

L'LCA è un metodo oggettivo di valutazione (dalla culla alla tomba) dei carichi energetici e ambientali dei processi, effettuato attraverso l’identificazione dell’energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati. Su questo e altri metodi si basa la qualificazione ambientale dei prodotti

L'LCA è uno strumento innovativo, riconosciuto a livello internazionale tramite gli standard ISO 14040, per gli approfondimenti su base scientifica dei consumi di risorse e delle emissioni di inquinanti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, messo a punto già dagli ultimi decenni del secolo scorso. I ricercatori del Dipartimento di Scienze Merceologiche hanno partecipato attivamente allo studio e al dibattito scientifico sul metodo, prendendo parte ai primi gruppi di lavoro (con esperienze concrete di partecipazione a progetti e pubblicazioni) e non abbandonando mai, negli anni, l’ottica di completezza e profondità insita nel tipo di approccio.
Per queste sue caratteristiche, l’LCA è stato anche adottato come strumento per l’elaborazione di criteri di attribuzione dei marchi ambientali, primo fra tutti l’Ecolabel europeo. Questo aspetto ha portato a un suo continuo approfondimento quando il gruppo di ricerca, ormai con esperienza quasi ventennale, ha partecipato a studi e ricerche (nazionali e internazionali, in convenzione con enti pubblici e privati…) sugli strumenti di qualificazione ambientale dei prodotti.
Il vantaggio dell'LCA è proprio quello di considerare tutti gli aspetti ambientali e quindi tutti i possibili impatti (ad es. gas a effetto serra, sostanze eutrofizzanti delle acque, ecc.) per tutto il ciclo di vita, contrariamente ad altri metodi che vengono usati per marchi che risultino poi "monocriterio" come per esempio: "prodotto fatto con carta riciclata".


impatto sulla società

L'LCA è uno strumento di non immediata applicazione. Ha raccolto negli anni alcune critiche ma ha anche rivelato il suo potenziale di validità, non equiparabile ad altri metodi. Finora la quota di mercato di prodotti "verdi" non è risultata abbastanza alta da spingere le imprese a investire nelle certificazioni che utilizzano questo tipo di valutazione, tuttavia il suo impiego è destinato ad aumentare, anche a fronte della necessità di diffusione di prodotti marchiati come meno dannosi per l'ambiente. La logica è di puntare non solo sul minor consumo, ma anche su un consumo con meno risorse.



referente

Riccardo Beltramo
gruppo di lavoro

Enrica Vesce
Maria Beatrice PAIROTTI
dipartimento

partner


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