Brand
Vita

SAFFI: un progetto cino-europeo per eliminare i rischi potenziali dal menu del tuo bambino

Foto: kazuend / Unsplash

La continua crescita dell’esigenza da parte dei consumatori per sicurezza, qualità e trasparenza, l’intenso commercio alimentare e la crescente urbanizzazione richiedono un’industria alimentare che riconosce la sicurezza igienico-sanitaria e la garanzia di qualità come priorità assolute. Questo progetto è concentrato sulla sicurezza degli alimenti per la primissima infanzia, che a lungo termine porterà al miglioramento della salute dei futuri adulti e anziani e beneficio per l’intera popolazione.

Negli ultimi decenni, dominati da rapidi cambiamenti climatici, socio-economici e sanitari, la sicurezza alimentare sta diventando il fulcro di un crescente interesse da parte della società e della ricerca, specie nel tentativo di prestare attenzione ai rischi emergenti particolarmente critici per i bambini, ma anche per i gruppi sensibili della popolazione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la sicurezza alimentare è una tematica intrinsecamente multidisciplinare, che impegna quindi una moltitudine di diversi professionisti insieme alle migliori scienze e tecnologie disponibili.

È in questo contesto che si inserisce il progetto europeo SAFFI (Safe Food for Infants) che coinvolge il mondo accademico, diverse autorità, industrie alimentari per l’infanzia, piccole e medie imprese nel campo delle tecnologie e della data science, come anche un’associazione pediatrica paneuropea (la European paediatric association UNEPSA EV).
Si tratta di un progetto con partnership europea e cinese, con l’obiettivo comune di sviluppare un approccio integrato per migliorare l’identificazione, la valutazione, il rilevamento e la mitigazione dei pericoli microbiologici e chimici per la sicurezza alimentare, lungo tutta la catena alimentare, per l’infanzia. Il progetto svilupperà procedure per migliorare il controllo dei pericoli combinando metodiche di gestione e costituirà un sistema di supporto alle decisioni per migliorare i controlli di sicurezza. L’ambizione è creare un contesto con caratteristiche generiche trasferibile anche ad altri alimenti e aggiornabile nel tempo.

Facendo uso della tecnologia del Next Generation Sequencing (NGS), che permette di caratterizzare in parallelo tante sequenze genomiche in un tempo ristretto, il nostro gruppo scientifico si occuperà in particolare dell’identificazione e rilevamento dei pericoli microbiologici, come per esempio Listeria monocytogenes, agente che causa infezione al sistema nervoso centrale, e Salmonella enterica, che causa gastroenteriti ma che può evolvere in infezioni che mettono in pericolo la vita dei piccoli pazienti.

Oltre a isolare i patogeni dagli alimenti, utilizzeremo l’analisi metatassonomica per descrivere la comunità microbica dell’alimento, la metagenomica per svelare la sua funzione collettiva e la metatranscrittomica per indicare i geni che sono attivamente trascritti al momento del campionamento. Con l’insieme integrato di questi dati si può avere una panoramica di come l’agente patogeno è influenzato sia dall’ambiente alimentare sia dagli altri microorganismi presenti (associazioni e vie metaboliche).
Inoltre, questi approcci saranno utili per capire come i patogeni si distribuiscono nel tempo e nello spazio e per evidenziare le caratteristiche del microbiota che può limitarne o aumentarne la sopravvivenza. Così acquisiremo nuove conoscenze sugli aspetti ecologici di alimenti e ambienti e le loro associazioni microbiche con i patogeni.
All’atto pratico, capiremo in profondità l’effetto del processo produttivo di questi alimenti per bambini (baby food) sul comportamento dei patogeni, permettendo lo sviluppo di approcci predittivi e preventivi per raggiungere un alto livello di sicurezza per il consumatore.

Questa storia di ricerca si trova in:


potrebbero interessarti anche