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Inquinamento, Clima e Riscaldamento globale

Come stimolare comportamenti ecosostenibili?

Immagine: Jon Krause

Nonostante il clamore sociale che sta suscitando la crisi climatica, i comportamenti ecosostenibili non sono ancora entrati nella vita quotidiana delle persone. Perché? Cosa è possibile fare per stimolarli? Lo abbiamo chiesto a Norma de Piccoli, docente di psicologia di comunità.

Il problema del cambiamento climatico necessita di trasformazioni strutturali a livello globale, ma non si può certo ignorare il ruolo che i comportamenti quotidiani possono avere a riguardo, come il risparmio energetico o la raccolta differenziata. Professoressa De Piccoli, sebbene cresca la sensibilità sul tema, questo non si traduce in significativi cambiamenti comportamentali individuali, perché?
La risposta a questa domanda non è univoca e, se lo fosse, sarebbe più facile mettere a punto degli interventi per sensibilizzare le persone. Come in tutti problemi complessi, le risposte sono molteplici. Per esempio un problema è la percezione che gli effetti della crisi climatica, attuali o futuri, siano distanti nel tempo e nello spazio mentre l’essere umano è portato ad affrontare il qui e ora: “Non vedo nell’immediato le conseguenze del mio comportamento, a cosa serve che io faccia questo?”. Come anche le immagini degli iceberg che si staccano rimandano a un mondo lontano. Inoltre i segnali di incertezza, che per esempio possono derivare da informazioni discordanti circa la gravità dei fenomeni, possono essere utilizzati come giustificazione per non agire; questo promuove la tendenza a spostarsi sul piano dell’interesse personale piuttosto che su quello collettivo/ambientale. A questo si aggiunge la mancanza di fiducia dei cittadini verso il governo e la scienza e gli scenari catastrofisti di ricercatori e media sugli scenari futuri possono portare anche alla negazione del pericolo e dell’urgenza.
Infine, per tornare all’individuo, è più facile e “comodo” attivare modalità automatiche (per esempio nel comportamento di acquisto; nell’uso dei mezzi di trasporto). Modificare un’abitudine è difficile e necessita di tempo.

Se le considerazioni elencate possono frenare i comportamenti virtuosi anche in coloro che hanno una “coscienza ecologica”, come “provocare” cambiamenti comportamentali anche in coloro che non sono altrettanto sensibili?
Da qualche decennio alcuni psicologici ed economisti comportamentali studiano l’efficacia di strategie volte a promuovere l’assunzione di comportamenti ecosostenibili. Questo approccio viene definito nudge, che si può tradurre con “spinta gentile”, secondo una teoria proposta dal premio Nobel per l’economia nel 2017 Richard Thaler insieme all’esperto di economia comportamentale Cass Sunstain.

Ci può fare qualche esempio?
Per esempio anziché attuare punizioni come aumentare tasse o prezzi, effettuare multe o sanzioni, favorire gli incentivi è più efficiente ed efficace, anche perché promuovono la libera scelta. Altra strategia vincente è rendere visibili i cambiamenti e i relativi vantaggi/guadagni. Per esempio, ricerche realizzate negli USA hanno rilevato un risparmio di corrente elettrica del 40% installando, negli appartamenti, un segnale luminoso: verde quando il consumo è sotto una certa soglia, rosso quando si supera la soglia. Questo dispositivo ha stimolato una maggiore attenzione al consumo domestico di energia.

E andando oltre al nudge?
Esulando dal nudge, altri aspetti da valorizzare sono l’attaccamento al luogo, il senso di comunità, un senso di civicness. Per esempio qualche giorno fa mi è capitato di far cadere per terra un oggetto che volevo gettare in un cestino per strada: quando mi sono chinata a raccoglierlo e metterlo nel cestino, una signora, vedendomi, ha esclamato: “Se tutti facessero come lei!”. Ed è esattamente a questo che mi riferisco quando dico che noi ci confrontiamo quotidianamente con gli altri, adeguandoci alle norme e agli standard di vita di altri che ci stanno intorno e la nostra rete sociale può quindi essere da stimolo a un certo comportamento. Sviluppare un senso di comunità, senso civico, fiducia e rispetto reciproco, attaccamento al luogo può favorire comportamenti pro-ambientali. Questa è una responsabilità politica, ma anche etica e civica, di cui ciascun cittadino può essere testimone e agente attivo.


Questa storia di ricerca si trova in:


Intervista a

Norma De Piccoli
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

A cura di

Redazione FRidA
Pubblicato il

12 novembre 2019

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