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Epidemiologia, Terapie e Politiche sanitarie

Oltre il peso corporeo: l’ago della bilancia è il valore dell’acqua!

Foto: Joppe Spaa / Unsplash

Cosa esprime quell’odioso numeretto sulla bilancia? Il peso del nostro corpo è la somma di più compartimenti: e tra questi c’è anche l’acqua! Un elemento fondamentale cui porre attenzione. Misurare i liquidi corporei ed educare all’idratazione aiuta salute e benessere: ben oltre il valore del peso!

Il peso: un valore a cui viene data troppa importanza e che spesso è utilizzato per definire il nostro stato di salute. Ma siamo sicuri che dipenda tutto da un numero sulla bilancia?
Assolutamente no, ed è questo che cerchiamo di spiegare e indagare nelle nostre ricerche. Partiamo da misure classiche come la statura, il peso e alcune circonferenze del corpo, ma andiamo poi a valutare lo stato della composizione corporea. Il numero che esprime il peso comprende diversi compartimenti, che possiamo ricondurre a tre principali: massa grassa (tessuto adiposo), massa magra (muscoli, ossa, organi ecc.) e acqua corporea, costituita dalle componenti intra ed extracellulare. Mantenere uno stato di buona idratazione è assolutamente raccomandato e misurare e monitorare l’acqua nel nostro corpo diventa oggetto di studio, ma anche di educazione alla corretta idratazione.

Ci sono condizioni in cui queste valutazioni possono essere ancora più importanti, come fragilità, malattia, gravidanza, la crescita o il contesto sportivo.
In una delle nostre ricerche, per esempio, ci stiamo occupando di valutare i compartimenti e l’acqua corporea nei bambini iscritti alla scuola primaria per determinarne  l’accrescimento, e nelle persone più mature o anziane per identificare criticità riferibili alla perdita di muscoli e capacità funzionali.
In un altro studio (al momento in fase di peer review) abbiamo monitorato i cambiamenti della composizione corporea in gravidanza, specialmente in termini di acquisizione di liquidi. Abbiamo osservato che, nonostante il naturale aumento di acqua corporea totale, i liquidi extra e intracellulari rimangono bilanciati nelle gravidanze fisiologiche, mentre nei casi di complicanze o patologie si è rilevato uno sbilanciamento nelle componenti di acqua intra ed extracellulare.

In ambito sportivo, se misuriamo l’indice di massa corporea (definito come rapporto tra il peso e la statura elevata al quadrato) troviamo valori che per i non sportivi sarebbero indice di sovrappeso o obesità, ma se andiamo a misurare la composizione corporea degli atleti e delle atlete scopriamo che ciò che li rende più pesanti è la massa muscolare, costituita anche da acqua. Dunque valutare la loro idratazione può essere importante sia prima che dopo un allenamento o una prestazione sportiva. Nello sport, si può anche valutare il recupero dopo un infortunio e ne abbiamo osservato un esempio in uno studio (il cui articolo è al momento in fase di stesura), su canoisti professionisti. Una atleta, a seguito di lussazione e intervento a una spalla, manifestava disidratazione nell’arto leso a distanza di alcuni mesi, probabilmente a causa dei movimenti limitati e conseguente diminuzione di buoni livelli di idratazione.

Misurare e monitorare l’andamento dei liquidi nel nostro corpo nelle varie condizioni di vita è dunque importante tanto quanto incentivare a tutte le età un consumo regolare di acqua, insieme a una corretta alimentazione e pratiche di attività e movimento, perché le componenti del corpo mantengano proporzioni corrette e armonia per la salute.

Questa storia di ricerca si trova in:


un racconto di
Alessia Moroni
Margherita Micheletti Cremasco
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

23 marzo 2021

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