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La mente umana e la sua complessità, Educazione e Linguaggio

Alimentazione green: quale ruolo gioca l’impulsività?

Foto: Unsplash

A molti sarà capitato di mangiare in modo impulsivo in risposta ad una situazione di stress o emotivamente saliente. L’impulsività, però, può essere una caratteristica psicologica di base dell’individuo, che guida le sue scelte quotidiane, anche quelle alimentari. Viene spontaneo associare l'impulsività al junk food, ma potrebbe invece influenzare la scelta di un alimento ecosostenibile? È in corso un’indagine online per scoprirlo.

Dopo i miei studi in psicologia, ho deciso di partecipare al concorso per una posizione come studentessa di dottorato presso l’Università di Torino. Il bando era un po’ differente dal solito in quanto definito come “green”, incentrato cioè sulla sostenibilità ambientale. Questo bando poneva però un problema: cosa poteva dire la psicologia nell’ambito della sostenibilità ambientale?

Ma ecco l’intuizione: potevo proporre un progetto sull’alimentazione e, in modo particolare, sull’alimentazione ecosostenibile. Negli ultimi mesi avevo notato un certo dibattito intorno al tema, anche sulle piattaforme social: sono infatti in aumento i messaggi rispetto all’importanza di assumere un’alimentazione green, ecosostenibile ed eco-friendly, non solo come impegno verso la nostra salute, ma anche e soprattutto come impegno nei confronti dell’ecosistema.

Che cos'è dunque un’alimentazione ecosostenibile? Secondo la definizione data dalla FAO, sono intese come sostenibili quelle “diete che hanno un basso impatto ambientale e che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale e ad una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili sono rispettose della biodiversità e degli ecosistemi, culturalmente accettabili, accessibili, economicamente eque e convenienti, nutrizionalmente adeguate, sicure e salutari, favorendo allo stesso modo l’ottimizzazione delle risorse naturali e umane”.

Revisionando la letteratura ho verificato come il tema, per quanto poco esplorato, avesse in sé molta complessità e multidisciplinarità. Nel leggere gli articoli scientifici sull’argomento, è riaffiorato il ricordo delle lezioni di filosofia degli anni del liceo e quello dell’enorme scritta sul muro che occupava l’intera parete della mensa scolastica: “Siamo quello che mangiamo”. Da psicologa però mi sono chiesta: “Fino a che punto quello che siamo come individui influenza le nostre scelte alimentari e il modo in cui mangiamo?”

Mangiare è molto più di un istinto di sopravvivenza o la soddisfazione di una necessità biologica, il nostro atteggiamento verso il cibo è anche espressione di aspetti psicologici, cognitivi ed emozionali più profondi, sui quali si basano le nostre scelte alimentari. Ad esempio, a molti sarà capitato di mangiare in modo impulsivo in risposta ad una situazione stressogena o emotivamente saliente. L’impulsività, però, non è da intendersi solo come una risposta emotiva ad una situazione particolare, ma anche una caratteristica psicologica di base dell’individuo, che guida le sue scelte quotidiane: si tratta della tendenza di un individuo di agire per rispondere velocemente alla soddisfazione di un bisogno, senza dare spazio all’analisi di costi, benefici e conseguenze di quell’azione. Ci sono già evidenze di come questa sia un fattore importante nel definire lo stile alimentare di una persona. Forse viene spontaneo associare l’impulsività al junk food (cibo spazzatura), ovvero quel cibo considerato non salutare a causa del suo bassissimo valore nutrizionale e all'elevato contenuto di grassi o zuccheri. Ma potrebbe invece influenzare la scelta di un alimento ecosostenibile?

Il progetto di ricerca “green” del mio dottorato, che svolgerò sotto la supervisione della dottoressa Federica Scarpina, ha come primo obiettivo il tentativo di rispondere a questa domanda.
A tale scopo, abbiamo sviluppato un’indagine online, nella quale chiediamo alle persone di rispondere ad alcune domande che ci permettono da un lato di valutare le caratteristiche alimentari, soprattutto in un’ottica ecosostenibile, e dall’altra le caratteristiche di funzionamento individuale in particolare in termini di tendenza all’impulsività. Se hai piacere a partecipare a questo studio dando il tuo prezioso contributo, rispondi al questionario cliccando qui

E tu, pensi che quello che mangi rifletta in qualche modo quello che sei?

un racconto di
Maria Elena Navarra
Federica Scarpina
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

12 aprile 2022

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