Salute e Medicina
10 piccoli neuroni per 10 grandi libri: incontri scientifico-letterari in chiave noir

Un neurone morto, un testimone, un investigatore e… un romanzo che dà gli indizi per trovare l’assassino! Sono gli ingredienti di un ciclo di 10 incontri scientifico-letterari. Enrico Pandiani, scrittore di gialli, e otto neuroscienziati vi danno appuntamento alla libreria-bistrot Bardotto di Torino.


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Ispettore: Non divaghi! E spieghi chiaramente di cosa è morto il neurone.
Testimone: Il neurone era scoperto perché la mielina era scomparsa…
Ispettore: Non faccia melina, l’ha scoperto lei o no?
Testimone: No, era già scoperto; cioè l’hanno scoperto altri miei colleghi tanto tempo fa.
Ispettore: Non sia incongruente e si ricordi che ha giurato sul testo di Agatha Christie. A proposito, che indizi ha trovato nel libro?
Coroner (in pigiama): ma insomma la volete piantare con queste teorie? Io mi spezzo la schiena a fare autopsie di neuroni morti e ho diritto di andare a dormire, qui nella libreria, cioè a casa mia!

I protagonisti dell'indagine

A differenza di altri organi, come la pelle, il cervello non ha la capacità di rigenerare i proprio elementi cellulari. La morte dei neuroni è una piaga epocale, con pesanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche (si pensi per esempio alle lesioni spinali o alle malattie neurodegenerative). È anche un problema scientifico di grande complessità, in cui la ricerca ancora brancola nel buio.
L’analogia con i misteri dei libri gialli, gli enigmi intricati e la paura dell’ignoto è evidente. Sfruttando questi elementi per attrarre e appassionare il pubblico su un tema serio e di grande attualità, si è pensato di indagare su 10 tipi diversi di morti neuronali sfruttando il “set teatrale” di una libreria-bistrot nel centro di Torino e creando dei personaggi surreali: l’investigatore/scrittore (un “vero” scrittore di gialli, approfittando della cortesia e della bravura di Enrico Pandiani), i testimoni (una serie di “veri” ricercatori del cervello disposti a stare al gioco della metafora poliziesca) e il Coroner (un “finto” anatomopatologo che esegue le autopsie dei neuroni morti nel retro della libreria…).

Ma i veri protagonisti sono, di volta in volta, i romanzi, nei quali si potranno trovare indizi sull’assassino dei neuroni e il legame invisibile tra ricerche apparentemente astruse e le loro ricadute nella vita di tutti i giorni. Così, ogni due settimane, all’ora dell’aperitivo, si affronta un nuovo “caso” intorno a un neurone morto, dal neurone della paura a quello immortale, dal neurone suicida a quello sportivo o, ancora, a quello immaturo. Il testimone, di volta in volta esperto del caso in questione, deve giurare su “10 piccoli indiani” di Agatha Christie, e poi rispondere alle domande incalzanti dell’ispettore/scrittore.
In un dialogo tra due diversi “investigatori”, quello scientifico e quello dell’immaginazione letteraria, il testimone spiega quali elementi di prova ha trovato nel libro associato al suo caso. L’interrogatorio diventa così un pretesto per parlare di neurobiologia, plasticità cerebrale, genesi di neuroni, apoptosi, Alzheimer, demenze senili, neuroimaging e così via… per arrivare ogni volta a proporre un “colpevole” e, nell’ultima delle 10 serate, a incastrare il vero assassino.

Indagine 1: Il neurone della paura. Con Enrico Pandiani, scrittore, e Marco Cambiaghi, neuroscienziato dell'Università di Verona.

Ovviamente, a ogni incontro cade uno dei 10 piccoli “Pandiani”, a ricordarci quanto spaventoso e urgente sia il problema della morte dei neuroni. Il pubblico, cosa importante, può partecipare all’interrogatorio del testimone e con le sue domande può contribuire a risolvere l’enigma. Il Coroner surreale e improbabile, oltre a strappare un sorriso indossando via via un pigiama o un casco salva-neuroni, ci ricorda che esiste la ricerca, con tutti i suoi limiti e le sue difficoltà, eppure unico approccio serio in grado di dare speranza.

I neuroni muoiono. È vero. Ma l’indagine è aperta!

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un racconto di

Luca Bonfanti
gruppo di lavoro

Luca Bonfanti
Enrica Boda
Marina Maria Boido
Annalisa Buffo
Marco Cambiaghi
Franco Cauda
Federico Luzzati
Paolo Marcello Peretto
dipartimento / struttura

rivolto a

TIPO DI ATTIVITÀ

Pubblicato il

12 dicembre 2019

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