Viaggio alla scoperta di nuovi anticorpi terapeutici: EuremAb, uno spin-off biotech

La missione di EuremAb è nel suo nome. Èurema, in greco, significa “invenzione”, mentre mAb sta per monoclonal antibodies. In EuremAb facciamo attività di ricerca e sviluppo per la produzione di anticorpi terapeutici che stimolino la rigenerazione dei tessuti, mimando l’attività dei fattori di crescita fisiologici in diverse indicazioni cliniche.

Immunoglobulin G Antibody Molecule. Credit: Science Photo Library 

È il 2016 quando viene fondata EuremAb, uno spin-off dell’Università di Torino con la missione di sviluppare anticorpi terapeutici che mimino l’attività dei fattori di crescita fisiologici. La genesi dell’idea nasce qualche anno prima, quando veniamo contattati da argenx, una biotech belga specializzata nella generazione di anticorpi terapeutici nei lama (Llama glama), per una collaborazione sullo sviluppo e la caratterizzazione di anticorpi antagonisti nella terapia oncologica.

llama glama

Se nella terapia dei tumori è spesso utile bloccare l’attività dei fattori di crescita che sostengono lo sviluppo incontrollato delle cellule tumorali, è pur vero che l’attività dei medesimi fattori può essere sfruttata per promuovere la rigenerazione tissutale in quelle patologie che lo richiedano; è il caso di molti disturbi di tipo infiammatorio, autoimmune o metabolico. Ecco quindi che decidiamo di proporre ad argenx di sfruttare la loro piattaforma di anticorpi di lama per generare anticorpi specifici per i recettori a tirosina-chinasi, coinvolti nella proliferazione e differenziazione cellulare. In particolare abbiamo incominciato da MET, il recettore del fattore di crescita Hepatocyte Growth Factor (HGF), cercando di produrre anticorpi con attività agonista, in grado cioè di legarsi a questo recettore come farebbe HGF (imitandone quindi la funzione laddove esso fosse assente o insufficiente). È così che nasce EuremAb Srl, che combina l’anima accademica con quella dell’industria biotech; tra i soci fondatori, infatti, oltre a noi membri dell’Università di Torino, vi sono anche rappresentanti della stessa argenx.

La nascita di EuremAb, maggio 2016.

Acquisiti i diritti di utilizzo della piattaforma da argenx, ci mettiamo al lavoro per fare lo screening degli anticorpi più performanti in termini di agonismo, cioè quelli che meglio riproducono l’attività biologica di HGF. Altro requisito importante è che gli anticorpi devono essere ugualmente efficaci in sistemi umani, nei roditori (topi e ratti) e nei primati non umani (scimmie), il che ci permetterà di ottenere risultati il più possibili predittivi sia sull’efficacia terapeutica nei modelli pre-clinici, sia sulla tossicità della molecola stessa.

Nel 2017 EuremAb deposita un brevetto per proteggere le sequenze e l’attività di 13 anticorpi che rispondono a questi requisiti. Tre anticorpi in particolare hanno dimostrato di avere un’ottima efficacia in diversi modelli pre-clinici di patologie infiammatorie o di danno tissutale acuto. Tra questi scegliamo l’anticorpo lead, il migliore, quello che vogliamo portare avanti fino alla clinica: adesso è il momento di cercare i “soldi grossi”, quelli che ci permetteranno di raggiungere questo obiettivo ambizioso.
Grazie ai contatti di argenx troviamo un primo riscontro positivo nella compagnia V-Bioventures, che ci mette a disposizione un seeding iniziale per produrre altre evidenze sperimentali di efficacia. Soddisfatti dei risultati, decidono quindi di investire ulteriormente. Nel 2018 nasce così AgomAb (per agonistic monoclonal antibody), una società belga, di cui EuremAb figura tra i soci fondatori. EuremAb trasferisce il brevetto degli anticorpi agonisti ad AgomAb, per la quale si propone di portare avanti come contrattista la caratterizzazione pre-clinica della molecola in tutti i suoi aspetti. A oggi AgomAb ha completato la prima fase di finanziamento, la cosiddetta Serie A, raccogliendo 21 milioni di euro da parte di 5 venture capitalists di punta nel panorama biomedicale europeo.
Il professor Paolo Michieli ricopre attualmente il ruolo di CSO (Chief Scientific Officer) in AgomAb, affiancato nel management team dall’olandese Tim Knotnerus in qualità di CEO (Chief Executive Officer) e dal tedesco Torsten Dreier, ex argenx, in qualità di CDO (Chief Development Officer).

In EuremAb, presso l’Università di Torino, continuiamo il nostro lavoro di ricerca pre-clinica come laboratorio esterno di AgomAb, con la consapevolezza che un giorno, non molto lontano, il nostro anticorpo approderà finalmente in clinica, offrendo una possibilità terapeutica a pazienti con patologie a oggi ancora orfane di una cura.

tags


ESPLORA I TEMI


un racconto di

Virginia Morello

Manuela Cazzanti
gruppo di lavoro

Paolo MICHIELI
Virginia Morello
Manuela Cazzanti
dipartimento / struttura

rivolto a

TIPO DI ATTIVITÀ

Pubblicato il

18 luglio 2019

condividi