Piccoli Più In Forma è online: per prevenire l’obesità e tutelare l’ambiente

Quanto è affidabile la rete? Si possono apprendere online informazioni che riguardano la salute? Noi crediamo di sì. Purché l’informazione e la sensibilizzazione si appoggino su pagine web curate da esperti della materia, ma anche di comunicazione, che si siano confrontati con i potenziali fruitori.

È finalmente online PiccoliPiùInForma, il sito web che punta a fornire informazioni su una sana alimentazione e uno stile di vita attivo per prevenire l’obesità infantile e, allo stesso tempo, tutelare l’ambiente. Si tratta del frutto dell’esperienza maturata nel corso di un progetto di ricerca finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della Salute.

Il progetto è stato sviluppato da un gruppo di lavoro di esperti di life-course epidemiology, una branca dell’epidemiologia che studia, sul lungo termine, i processi biologici, comportamentali e psicosociali che connettono la salute e il rischio di sviluppare malattie con le esposizioni di natura fisica o sociale durante la gestazione, l’infanzia, l’adolescenza o attraverso le generazioni. A questo gruppo di lavoro ha partecipato anche il team di Epidemiologia dei Tumori dell’Università degli Studi di Torino, che conduce dal 2005 NINFEA e dal 2011 prende parte a Piccolipiù, entrambi progetti basati su coorti di nuovi nati, declinando i propri studi su scala nazionale e internazionale (LifeCycle, STOP).

L'homepage del sito web

Negli studi di coorte di nuovi nati i partecipanti, con la collaborazione attiva dei genitori, sono arruolati al momento della nascita e le informazioni sulle esposizioni sono raccolte già durante la gravidanza, essendo poi seguiti fino all’età adulta per la rilevazione degli outcome di interesse. Grazie a studi di questo tipo è possibile valutare, in modo prospettico, un gran numero di ipotesi eziologiche.

La realizzazione di PiccoliPiùInForma, nella sua fase pilota, ha previsto la partecipazione diretta di un gruppo di genitori di Piccolipiù e di un gruppo di mamme del progetto NINFEA.
I partecipanti delle due maggiori coorti italiane di nuovi nati ha inizialmente assistito a un evento frontale che ha dato alcune informazioni su alimentazione sana e attività fisica. Quindi le mamme della coorte sono state invitate a una visita medica in cui venivano prese ai bambini misure di peso, altezza e circonferenza vita, per il calcolo dell’indice di massa corporea, e compilavano un questionario con otto semplici domande volte a identificare le conoscenze, le attitudini e i comportamenti sugli stili di vita in relazione all’obesità infantile.

Tutto questo ha portato alla progettazione partecipata del sito, particolarmente ricco di suggerimenti utili a intraprendere sani stili di vita, ma anche divertenti spunti ludici e risorse informative declinate in forma di giochi, esercizi, ricette di cucina.


Sovrappeso e obesità sono un problema frequente nei bambini e sono un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie croniche dell'adulto, come il diabete o le patologie cardiovascolari. La prevenzione passa per la promozione di comportamenti salutari soprattutto in famiglia: per la salute dei più piccoli è importante coinvolgere l’intero nucleo familiare verso uno stile alimentare sano e una vita fisicamente attiva. Ma promuovere stili di vita sostenibili è anche una scelta per l’ambiente, per contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di anidride carbonica causa dei cambiamenti climatici con importanti ricadute positive per la salute.

PiccoliPiùInForma è un progetto coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio al quale hanno partecipato, oltre all’Istituto Superiore di Sanità e alla Regione Sicilia, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, il Burlo Garofolo di Trieste e la USL12 Versilia.

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un racconto di

Lorenzo Richiardi
gruppo di lavoro

Paola Ivaldi
Costanza PIZZI
Maja Popovic
dipartimento / struttura

rivolto a

TIPO DI ATTIVITÀ

Pubblicato il

06 dicembre 2019

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