I microinquinanti emergenti, tra cui gli interferenti endocrini (IE), costituiscono una delle maggiori sfide sociali, perchè in grado di alterare il corretto funzionamento del sistema endocrino umano e non solo. A causa del loro continuo rilascio nelle acque superficiali, essi sono diventati ubiquitari nei nostri bacini idrici, costituendo, di fatto, un pericolo reale per l’ecosistema acquatico e per l’essere umano.
La loro rimozione a opera di funghi ed enzimi risulta quindi di particolare interesse applicativo. Alcuni funghi sono infatti in grado di trasformare gli IE mediante la produzione di enzimi ossidoreduttasici; le laccasi fungine, per esempio, si sono dimostrate particolarmente efficaci nella rimozione di tali inquinanti da reflui municipali caratterizzati dalla presenza di almeno 20 diversi IE. Poiché la trasformazione di un inquinante non implica necessariamente la sua detossificazione, le acque trattate sono state valutate dal punto di vista ecotossicologico ed estrogenico ed è risultato che le laccasi abbattono significativamente la tossicità, migliorando sensibilmente la qualità dell’acqua in uscita dall’impianto.
L'obiettivo per un prossimo futuro è di valutare la reale fattibilità del trattamento enzimatico a livello di impianti di depurazione. Per questo sarà importante validare il sistema su altri campioni e migliore la stabilità degli enzimi e il loro recupero, per esempio mediante l’immobilizzazione delle laccasi su idonei supporti.