Le materie prime proteiche per i mangimi sono sempre meno sostenibili o in competizione con l’uso diretto umano. L’aumento della popolazione porterà a una crescita della richiesta di alimenti e sono necessarie nuove materie prime per produrre mangimi in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale, di salvaguardia delle produzioni zootecniche e del benessere animale.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha individuato negli insetti una valida opzione anche se rimane ancora molto da investigare: in particolare l’effetto su parametri produttivi, sul benessere animale, sulla qualità e la sicurezza dei prodotti ottenuti. La European Food Safety Authority ha posto l’attenzione sui rischi che potrebbero emergere dalla produzione e dal consumo di insetti sottolineando la forte carenza di informazioni sull’effetto dell’uso di mangimi con farine di insetti, nonché sui rischi chimici e microbiologici derivanti dal loro impiego.
Noi ci occupiamo di valutare le farine di larve di insetti (Hermetia illucens e Tenebrio molitor) quali fonti proteiche sostenibili nell’alimentazione dei monogastrici, apportando soluzioni per una maggiore sostenibilità delle produzioni animali. I rilievi effettuati riguardano parametri zootecnici di accrescimento e digeribilità, determinazioni chimiche e microbiologiche, valutazioni su fisiologia, salute e benessere animale nonché valutazioni fisico-chimiche, organolettiche e sensoriali dei prodotti ottenuti.