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Gestione del territorio, delle risorse e dei rifiuti, Sostenibilità ambientale

Record a otto zampe: i 99 primati dei ragni per imparare la biologia

Qual è il ragno più velenoso, il più veloce o il più longevo? Utilizzando un approccio basato principalmente sulla consultazione della bibliografia scientifica, abbiamo censito 99 primati nel mondo animale detenuti dai ragni

Nonostante siano oggetto di svariati tipi di fobie, i ragni sono allo stesso tempo creature affascinanti che attirano la curiosità non solo degli scienziati, ma anche quella del grande pubblico. Date le loro peculiarità biologiche (il veleno, la tela, le svariate modalità con cui si procacciano il cibo), i ragni rappresentano un modello di studio eccellente per illustrare una vasta gamma di processi biologici come ad esempio la selezione naturale, l'evoluzione e le interazioni tra organismi. Consapevoli di questo potenziale, insieme al mio collaboratore Stefano Mammola, a Peter Michalik, dell'Università di Greifswald in Germania e a Eileen A. Hebets dell'Università Nebraska - Lincoln negli Stati Uniti, abbiamo compilato una sintesi di 99 primati detenuti dai ragni, che abbiamo denominato “Spider World Records”. Leggendo questo lavoro, scritto con un linguaggio accessibile anche ai non esperti e pubblicato di recente sulla rivista “Peer J”, si può scoprire per esempio qual è il ragno più longevo, la preda più grande consumata da un ragno, la specie più velenosa, la più veloce e quella che sopravvive alle quote più elevate.

Pur non avendo le pretese di essere esaustivi, con questa pubblicazione ci proponiamo di accrescere la conoscenza scientifica del pubblico e di smentire falsi miti sui ragni, che spesso vengono portati alla ribalta dai social network e dal web (e che ormai rispondo al nome di “fake news”). Indirizzato principalmente agli educatori scientifici e agli studenti di ogni età, questo lavoro vuole inoltre fornire agli stessi aracnologi un archivio delle conoscenze attuali sugli estremi della biologia dei ragni, con il fine di evidenziare lacune conoscitive e fornire uno stimolo per lo sviluppo di nuove linee di ricerca.

Presentare questi record nello stile divulgativo del “Guinness dei primati" ci è sembrato un modo per stimolare la curiosità di un vasto pubblico e per fronteggiare la perdita generale di interesse da parte di educatori e ricercatori nella storia naturale degli organismi. Una tendenza le cui cause vanno anche ricercate nelle abitudini più sedentarie e nella progressiva perdita di contatto con la natura della nostra società. A nostro avviso invece la storia naturale degli organismi è una materia che offre molti spunti per insegnare e capire concetti importanti della biologia, specialmente prendendo come modello animali carismatici e ubiquitari come i ragni. Per esempio la tela del ragno può fare da filo conduttore all'esplorazione di temi che vanno dall'evoluzione di forme e funzioni, all’ecologia dei predatori, all'ingegneria dei biomateriali, alle proprietà fisiche delle fibre proteiche. La conoscenza della biologia dei ragni e del loro habitat può fornire strumenti per gestire problemi attuali quali il controllo biologico di organismi nocivi, la conservazione della biodiversità e fornire idee di base per l'innovazione tecnologica e l'industria farmaceutica, che ha molto da imparare dal veleno dei ragni.

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