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Terra e Oceani

Obiettivo #6: acqua pulita e servizi igienico-sanitari

Oggi 1,7 miliardi di persone vivono in bacini fluviali dove l’utilizzo d’acqua eccede la sua rigenerazione, mentre la scarsità d’acqua colpisce più del 40% della popolazione globale. Almeno 1,8 miliardi di persone usano fonti di acqua potabile contaminate da escrementi e oltre 600 milioni di persone sono sprovviste di acqua potabile.

Ilaria Schiavi (Dipartimento di Chimica), lei afferma che è importante chiarire se intendiamo l'acqua come risorsa o come servizio. Perché è importante la differenza?Usiamo l'acqua come qualcosa che ci sarà sempre, come l'aria che respiriamo. Inevitabilmente la sprechiamo senza pensare che è una risorsa finita e preziosa. Questo spreco avviene anche quando usiamo acqua potabilizzata - costosa da ottenere - per usi impropri, come per innaffiare il giardino o raffreddare un processo industriale. Il nostro progetto propone di ripensare questi usi e di trovare l'acqua giusta che sia trattata solo al livello di qualità sufficiente (e non di più!) per la sua applicazione.
In questo modo anche le acque reflue possono essere riusate o riciclate, come per esempio nel progetto della collega Maria Concetta Bruzzoniti, descritto in questo Racconto di Ricerca

Giuliana Magnacca (Dipartimento di Chimica) a proposito di riciclo dell'acqua, quali sistemi ecosostenibili possono essere usati per garantire una buona qualità dell'acqua?
Esistono molti metodi per ottenere acqua pulita, alcuni prevedono l'utilizzo di membrane, altri lavorano su materiali adsorbenti che catturano gli inquinanti, altri ancora usano la luce, anche quella solare, come fonte di energia per processi che abbattono completamente gli inquinanti. Tutte queste metodologie diventano anche eco-sostenibili quando i materiali che vengono utilizzati derivano da fonti rinnovabili e, meglio ancora, derivano da materiali di scarto. Giochiamo su questi aspetti per creare il depuratore ideale!

Francesca Bona (Dipartimento di scienze della vita e biologia dei sistemi), alghe e insetti acquatici nei fiumi sono spesso percepiti in modo negativo, eppure sono il focus della vostra ricerca. Perché studiarli?
Anche se difficilmente visibili a occhio nudo e percepiti come insalubri questo organismi sono fondamentali per la buona salute delle acque. Costituiscono degli ottimi indicatori ambientali che ci informano sulla qualità dei fiumi poiché ampiamente diffusi in tutti gli ambienti acquatici e sensibili a un’ampia gamma di impatti che comunemente interessano i nostri fiumi. Come ho raccontato in questa intervista e in questo Percorso di Ricerca, questi organismi sono il focus principale delle ricerche condotte presso il nostro Centro Studi di Ecologia fluviale nel Parco del Monviso.

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Intervista a

Ilaria Schiavi
Giuliana Magnacca
Francesca Bona
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

A cura di

Redazione FRidA
Pubblicato il

17 marzo 2020

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