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Favorire la transizione energetica studiando il diritto privato

foto: Unsplash

Le comunità energetiche sono comuni cittadini e cittadine che generano insieme energia rinnovabile, dando così un impulso alla transizione energetica. Il diritto privato permea tutto ciò che fanno. Il progetto "Private Law and the Energy Commons" presso UniTo ha l'obiettivo di identificare ed eliminare gli ostacoli normativi per queste comunità.

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Il diritto privato è ovunque. Determina i nostri diritti e doveri quando compriamo la pasta fresca in un negozio o giochiamo a calcio come membri di un'associazione. Ma il diritto privato è anche al centro delle più grandi sfide che l'umanità abbia mai affrontato: la lotta contro il riscaldamento globale e la transizione dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabili. Per esempio, il diritto privato regola le modalità di acquisto e di finanziamento dei pannelli solari sul tetto delle nostre case. Nel 2021 ho ottenuto una borsa Marie Curie Fellowship presso l'Università degli studi di Torino per il progetto PLEC - "Private Law and the Energy Commons", finanziato dall'Unione Europea. L'obiettivo della mia ricerca, iniziata effettivamente nel 2022, è individuare le norme di diritto privato che ostacolano questa transizione nelle comunità energetiche e sviluppare norme migliori che invece la facilitino.

Le comunità energetiche sono gruppi di cittadini che producono insieme elettricità o calore da fonti rinnovabili. Per esempio, acquistano insieme dei pannelli solari, li installano sui tetti del loro quartiere e distribuiscono l'energia generata tra i loro membri. In questo modo, alimentano la transizione verso le fonti di energia più sostenibili. Esiste un'ampia varietà di questi gruppi, con diversi gradi di coinvolgimento da parte delle imprese e degli enti pubblici. Per questo motivo, ogni comunità è diversa dalle altre e crea le proprie strutture organizzative con le proprie regole. Ogni comunità ha regole diverse in materia di diritto privato: chi può diventare membro, chi può usufruire dell'elettricità o del calore, e chi riceve i ricavi della produzione di energia rinnovabile?

Nei prossimi due anni condurrò una ricerca empirica sulle regole che le comunità energetiche creano e applicano alle questioni di diritto privato, come l'adesione e la distribuzione dei ricavi, e indagherò se il diritto privato offra a queste comunità uno spazio sufficiente per prosperare e regolare i propri affari, in particolare nei contesti di Germania e Italia. Per verificare se il diritto privato rappresenti un ostacolo, analizzerò se queste regole autoprodotte si attengono alle norme statali o le infrangono. Nel caso in cui le regole autoprodotte infrangano il diritto privato statale di uno dei due Paesi oggetto della mia ricerca, cercherò tra le norme dell’altro Paese delle soluzioni alternative, che soddisfino sia le comunità energetiche sia gli interessi protetti da quella norma di diritto privato statale.

Nonostante abbia iniziato solo da pochi mesi, ci sono già alcuni esempi di come il diritto privato statale renda più difficile la vita delle comunità energetiche. Ad esempio, le nuove direttive UE (2019/944 e 2018/2001) forniscono delle definizioni di comunità energetiche e conferiscono molti diritti preziosi alle comunità che rientrano in queste definizioni, in particolare l'accesso al mercato dell'energia. Per avere i requisiti, le comunità devono essere aperte, ma le grandi imprese non possono partecipare. Il controllo delle comunità deve essere nelle mani delle persone che si trovano nelle vicinanze dell'impianto di energia rinnovabile. Però questi requisiti sono vaghi. "Aperte" significa che le comunità energetiche non possono richiedere un contributo di partecipazione a un nuovo membro? Questa definizione non permette alle persone che vivono a 50 chilometri di distanza dalla comunità energetica di diventare membri del consiglio di amministrazione?

Poiché le Direttive devono essere incorporate nel diritto nazionale, molto dipenderà da come gli stati membri dell'UE (come la Germania e l’Italia) concretizzeranno queste procedure. Il rischio è che gli Stati Membri siano troppo severi ed escludano troppe comunità energetiche dai benefici delle Direttive. In tal caso, le comunità energetiche potrebbero essere ingiustificatamente limitate nella loro autodeterminazione e regolamentazione.

Il mio progetto segnalerà questi sviluppi e darà suggerimenti su come evitare che questo pericolo si concretizzi. Il diritto privato permea ogni attività e ogni discussione della comunità energetica, che uno ne sia consapevole o meno. Spesso il diavolo si nasconde nei dettagli che nessuno tiene sott'occhio. Mappando gli ostacoli di diritto privato alla crescita delle comunità energetiche e fornendo soluzioni alternative, spero di rendere la vita delle comunità energetiche più facile e di contribuire a una transizione energetica di successo.

un racconto di
Björn Hoops
DIPARTIMENTO / STRUTTURA

Pubblicato il

08 settembre 2022

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