Il legame invisibile tra salute mentale materna e benessere infantile
Quali sono le possibili ricadute della salute mentale materna sul benessere delle bambine e dei bambini? I disturbi mentali come ansia e depressione così come i disturbi del sonno, molto diffusi durante la gravidanza, possono non solo diventare un problema per la qualità di vita della donna, ma hanno potenziali ricadute anche sullo stato di salute della prole. Indagare il ruolo della salute delle mamme su quella di figlie e figli è uno dei temi di ricerca al centro del nostro progetto NINFEA.
Il progetto NINFEA coinvolge una coorte di oltre settemila donne e i loro bambini ed è attivo da quasi vent’anni. Il suo obiettivo è comprendere se e come diversi fattori che incidono sin dai primi anni di vita compresa la fase fetale – la storia familiare, le condizioni economiche, lo stile di vita, l’ambiente urbano, l’esposizione agli inquinanti, l’alimentazione ecc. – siano legati alla salute dei bambini durante l’infanzia, l’adolescenza e, in prospettiva, per tutta la vita adulta.
Le partecipanti rispondono a dei questionari periodici, fornendo dati preziosi sulla propria salute e quella della prole. Queste informazioni permettono di approfondire temi specifici in un’ottica di life course epidemiology – la disciplina che studia come i fattori a cui siamo esposti, anche prima della nascita, influenzano la salute lungo tutta la vita. Tra i fattori indagati c’è, per esempio, la salute mentale materna e il suo potenziale impatto sul benessere di bambini e bambine.
In un recente studio pubblicato sulla rivista European Journal of Pediatrics il nostro gruppo di ricerca ha evidenziato come i disturbi mentali della madre siano associati a un maggiore utilizzo dei servizi sanitari per problemi dei figli, rivelando una relazione tra salute mentale materna e salute infantile.
In particolare, abbiamo osservato che disturbi del sonno, ansia e depressione materne sono associati a situazioni quali parto pretermine, basso peso alla nascita per età gestazionale, anomalie congenite e ricovero in terapia intensiva neonatale, ma anche con l’utilizzo dei servizi sanitari (accessi in pronto soccorso, richieste di visite specialistiche e ricoveri).
Nel dettaglio, abbiamo osservato che figli di mamme che soffrono di depressione hanno un rischio di ricovero in terapia intensiva neonatale più elevato, mentre mamme che soffrono di ansia durante la gravidanza hanno un maggior rischio di parto pretermine e di avere figli sottopeso alla nascita.
Ma il dato più rilevante del nostro studio risulta essere l’associazione tra ansia e/o depressione diagnosticate prima della gravidanza e l’aumentato numero di accessi in pronto soccorso e di ospedalizzazione nella fascia di età tra i 6 e i 18 mesi. Associazioni analoghe sono emerse anche per quanto riguarda i disturbi del sonno.
Questi dati sottolineano quindi l’importanza di intervenire sulla salute mentale materna anche in un'ottica di salute infantile.
In un altro studio, condotto sempre nell’ambito di NINFEA e pubblicato su Epidemiology and Psychiatric Sciences, abbiamo osservato un’associazione tra ansia, depressione e disturbi del sonno materno, precedenti e concomitanti con la gravidanza, con il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD, Attention Deficit Hyperactivity Disorder) nei bambini e nelle bambine in età prescolare.
In particolare, la salute mentale materna sembra essere associata sia con il tratto iperattivo-impulsivo (ADHD-H), sia con quello di disattenzione (ADHD-I).
Infine, in un ulteriore studio pubblicato sulla rivista International Journal of Eating Disorders, attualmente in fase di replicazione su scala europea, abbiamo valutato le associazioni tra disturbi alimentari materni (come bulimia nervosa e anoressia nervosa) e difficoltà respiratorie infantili.
Bambini e bambine la cui madre soffre di disturbi alimentari presentano un rischio maggiore di disturbi respiratori, che aumenta se i disturbi sono in atto durante la gravidanza.
È stato anche rilevato che i bambini nati da madri che ricorrono a pratiche come l’abuso di lassativi o l’induzione del vomito per paura di ingrassare – comportamenti, detti compensatori, tipici dei disturbi alimentari – presentano un aumento di episodi di sibili e fischi respiratori; osservando che questa associazione non dipende dalla presenza di depressione o ansia materna. La bulimia nervosa e l'anoressia nervosa durante la gravidanza sono state associate anche al fumo materno, a una minore durata dell'allattamento al seno e alla frequenza dell’asilo nido, tutti fattori di rischio già noti per i disturbi respiratori infantili.
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NINFEA è un progetto longitudinale, che segue la sua coorte osservando le traiettorie di salute delle mamme e della prole nel tempo. Questo ci consente di fare luce sulle associazioni intergenerazionali tra determinati fattori ed esiti di salute. Le ricerche condotte finora evidenziano quindi l'importanza di prendersi cura della salute mentale materna attraverso il supporto e la prevenzione, per il benessere delle madri e dei loro figli.