Storia di sinergia

Dal piatto alla piazza: CUBO racconta le culture e il futuro del cibo

.

Aperitivi a tema scientifico, racconti di storie di successo dal mondo del cibo e ascolto sulle abitudini alimentari: questa è la ricetta di CUBO, il progetto UniTo che porta la ricerca sul cibo fuori dall’Università, intrecciando scienza, cultura e partecipazione. Con 18 Dipartimenti coinvolti e decine di partner sul territorio, il programma unisce eventi, laboratori e dialoghi per esplorare le culture del cibo e costruire  con la cittadinanza un futuro alimentare più sostenibile, inclusivo e consapevole.

“Una bella cena è importante per una buona conversazione. Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è mangiato bene”. Così la pensava Virginia Woolf e noi siamo della stessa opinione.

Il cibo è da sempre fondamentale per l’essere umano. Per il popolo italiano probabilmente lo è ancora di più. Non si tratta solo di nutrirsi o di sopravvivenza: da sempre a tavola si riuniscono il sacro e il profano, la scienza e le credenze popolari in un continuo confronto ed evoluzione. 
 

Si tratta di famiglia e tradizione, ma anche di imprenditorialità e innovazione, di filosofia e religione, sostenibilità e scienza. In una sola parola, il cibo è cultura.


Con CUBO, esploriamo tutte le sfaccettature di questo vasto universo, a modo nostro. CUBO si propone alla cittadinanza come un contenitore di saperi, competenze e capacità legate al mondo del cibo e dell’alimentazione in cui ricerca, didattica e terza missione si uniscono per offrire esperienze innovative, multidisciplinari e coinvolgenti. Grazie alla partecipazione di numerosi ricercatori e ricercatrici appartenenti a ben 18 Dipartimenti, guidati dal Dipartimento di Scienze Veterinarie, abbiamo creato un calendario ricco di eventi per la comunità che andrà avanti fino alla fine del 2025.
 
Le azioni sono in linea con gli Obiettivi Agenda 2030 e con quanto emerso durante il Food System Summit delle Nazioni Unite: dal nutrire tutti per la salute e il benessere, al produrre in armonia con la natura, alla necessità di una politica del cibo integrata per garantire sistemi alimentari sostenibili in termini economici, ambientali e sociali.

Parallelamente, CUBO sta realizzando obiettivi specifici: mappare le abitudini alimentari della comunità di UniTo e del territorio, rendere accessibili le conoscenze esistenti, promuovere l’educazione alimentare e la consapevolezza sull’impatto ambientale del cibo, favorire collaborazioni per nuovi finanziamenti e valorizzare il cibo come elemento culturale nelle arti, nella lingua e nella letteratura.

CUBO nasce dai quattro pilastri su cui si basano le nostre ricerche – Benessere, Sostenibilità, Storia e Cultura, Scienze economico-giuridiche – e si sviluppa attraverso tre azioni parallele: racconto, ascolto e divertimento.
 

Il racconto  

Con l’obiettivo di divulgare le nostre ricerche, la nostra passione e le ultime scoperte, abbiamo trovato un modo per fare incontrare il mondo accademico, la cittadinanza e il terzo settore: raccontare storie virtuose di successo sul mondo del cibo attraverso eventi organizzati nei più disparati contesti e ambienti. 

La fase di racconto ha coinvolto cittadini e cittadine di tutte le età, entrando nelle scuole e presentandosi al territorio in location diverse. 

Dalle aule magne di Unito a scuole, musei, biblioteche, laboratori, orti, cascine e persino castelli, CUBO è ovunque! 

I racconti avvengono anche in collaborazione con diverse realtà consolidate sul territorio torinese e piemontese, come Atlante del Cibo e il FAI di Cuneo, che hanno organizzato incontri e degustazioni nella nostra sede del CIBAN (Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Cibo ed Antifrode).

Inoltre, per potenziare il suo impatto, CUBO ha preso parte a manifestazioni come Unight, Just the woman I am, Settimane della Scienza e il Festival delle Scienze di Moncalieri.

Il racconto è arrivato anche alla comunità scolastica, nelle sedi degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado e al Museo dei Xké con dei laboratori didattici. È così che abbiamo organizzato finora 159 eventi diversi, giocando e interagendo con più di 2600 studenti e studentesse.

Grazie a questo successo l’offerta per le scuole è stata rinnovata anche per l’anno scolastico 2025/2026 grazie al supporto organizzativo del Ce.Se.Di. (Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana di Torino) e nascerà in autunno un nuovo laboratorio in collaborazione con Centro Scienza.


LEGGI ANCHE
Torino e la Riserva Collina Po, territori di sperimentazione per una nuova politica del cibo

L’ascolto

L’ascolto è il cuore pulsante di CUBO: dall’inizio alla fine del progetto accogliamo le istanze della cittadinanza e monitoriamo l’impatto delle nostre attività attraverso alcune indagini sviluppate e somministrate in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia. Nello specifico, l’ascolto si sviluppa lungo due percorsi d’investigazione coerenti e paralleli: uno di accompagnamento alle attività proposte (percorso A) e uno di monitoraggio dell’opinione pubblica locale (percorso B).

Il percorso A è legato agli eventi e alle attività di CUBO ed è pensato per rilevare i livelli iniziali e finali di conoscenza e aspettative di chi partecipa alle azioni di progetto, nonché il loro gradimento.

Il percorso B si sviluppa invece su un campione rappresentativo della popolazione dell’area metropolitana di Torino e sull’intero territorio nazionale. Attraverso questa indagine stiamo rilevando il rapporto della cittadinanza con il cibo, le abitudini alimentari, le attitudini e i sentimenti verso i prodotti di origine animale e vegetale, verso i novel food, verso le tecnologie di produzione, sostenibilità e propensione all’acquisto. I risultati permetteranno di progettare ricerche che rispondano alle esigenze espresse, per un avvicinamento sempre maggiore tra scienza e cittadinanza.
 

Locandina Cubo

Il divertimento

CUBO anima le serate del torinese attraverso l’ormai consolidato format “Ricercatori alla Spina”, in cui ricercatori e ricercatrici incontrano il pubblico in locali come bar e ristoranti, offrendo brevi racconti e curiosità scientifiche durante un aperitivo o una cena. L'obiettivo è unire la divulgazione scientifica all'intrattenimento, usando un "menù" di argomenti scientifici al posto di un menù tradizionale.

Nuove serate sono in programma per la stagione autunnale e invernale, e intanto abbiamo organizzato oltre 14 incontri, cenato con più di 1000 clienti di OffTopic, Casa del Quartiere San Salvario, Cascina Falchera, Osteria del Frate, Covo speakeasy (Novara), grazie alla collaborazione con ricercatori e ricercatrici di UniTo e non solo. Abbiamo infatti coinvolto colleghi e colleghe del Politecnico di Torino, dell’Università del Piemonte Orientale e di Milano Bicocca, sviluppando sinergie con altri progetti di Public Engagement di Ateneo, tra cui Scienza Migrante.

Negli anni l’Università di Torino si è contraddistinta nel panorama nazionale e internazionale per il lavoro sui temi dello spreco alimentare, dell’economia circolare applicata al sistema cibo e del rapporto tra cibo e salute, ai quali oggi CUBO sta fornendo nuova linfa.

CUBO è una storia di successo, di buon rapporto con il territorio ed è anche testimonianza di come, fungendo da megafono e da punto di ascolto, l’università possa farsi promotrice di cambiamenti virtuosi e di nuove sinergie, generando un impatto che risponda alle reali esigenze della cittadinanza.

Seguici su Instagram e Facebook per conoscere le prossime iniziative di CUBO!