MIDAS: Quando anche le emozioni servono per innovare la didattica delle scienze

Uno scopo primario della Terza Missione è mettere in contatto diretto i ricercatori con insegnanti e studenti. La valorizzazione delle strutture laboratoriali degli istituti scolastici e delle competenze scientifiche passa per la condivisione: MIDAS (Masterclass in Innovazione Didattica Applicata alle Scienze) è nata per dar vita a questa sinergia.

È l’aprile 2017 quando, su un’idea originaria del professor Giovanni Casavecchia - chimico, divulgatore, docente e scrittore di libri di testo di Chimica per la scuola -nasce il progetto di utilizzare al meglio i laboratori presenti nel suo Istituto di appartenenza, mettendoli a disposizione della comunità scolastica come sede di un nuovo tipo di evento formativo: una Masterclass dedicata agli insegnanti del territorio per formarli su laboratori didattici da esportare poi negli istituti di provenienza.
Idea accolta prontamente dalla Direzione Ricerca e Terza Missione e dai docenti e ricercatori del Dipartimento di Chimica. Si parte con la progettazione. Immediatamente si evidenza l’opportunità di completare l’offerta formativa con sessioni complementari, per esempio sulla didattica informale, sulla comunicazione della scienza e sui nuovi metodi multimediali per raccontare la ricerca agli studenti.


Si delinea così il formato che diventerà uno standard per le prime due edizioni, che si terranno nel febbraio 2018 e nell’aprile 2019: 3 giorni consecutivi di formazione con ogni giornata vissuta per metà in laboratorio con i ricercatori e per metà in aula con professionisti della divulgazione e della comunicazione. I destinatari per cui viene progettato l’evento sono circa 50 insegnanti di tre ordini scolastici (primarie e secondarie di I e II grado) che parteciperanno insieme a tutte le sessioni creando gruppi misti, in modo da rafforzare maggiormente quella verticalità della formazione che ha come principale effetto la commistione delle esperienze, la reciproca conoscenza di mondi, metodi e competenze differenti. In questo modo la Masterclass diviene non solo un momento di formazione condivisa ma anche un arricchente scambio di contatti, progetti, iniziative comuni.


Infatti, la giornata tipo del partecipante alla Masterclass inizia con l’incontro con il gruppo di colleghi che partecipano allo stesso laboratorio, per poi condividere insieme a tutti - altri colleghi, ricercatori, relatori, tutor scolastici e organizzatori - i momenti della giornata negli ambienti della scuola: le pause, il pranzo, le sessioni pomeridiane. Questa full immersion ha il vantaggio di creare la cornice ambientale ed emotiva che ha lo scopo di far sentire il partecipante protagonista all’interno di un gruppo di persone proattivamente impegnate in qualcosa di nuovo e generativo: di nuove competenze, di un rinnovato spirito di divulgazione della conoscenza verso gli altri, in primis verso gli studenti.



Entrambe le prime due edizioni del progetto (qui i dettagli sui temi e sullo svolgimento) hanno ricevuto riscontri molto positivi in termini di soddisfazione generale dei partecipanti.
Sono state evidenziate anche delle aree di miglioramento, per esempio la necessità di una maggiore riproducibilità di alcuni dei laboratori proposti o una troppo elevata difficoltà nell’utilizzo di alcuni strumenti multimediali. Benché possa apparire paradossale, questi feedback che rilevano una situazione di stress da parte del partecipante erano stati messi in conto, previsti e quasi auspicati da chi ha concepito il progetto: infatti, senza mettere fortemente in gioco le capacità di ognuno per farlo uscire dalla propria zona di comfort, di lavoro abituale, non si riesce a produrre nessun cambiamento significativo poiché non viene vissuta, a livello emotivo, un’esperienza che smuove verso il cambiamento e il miglioramento. Proporre ai partecipanti laboratori troppo semplici e scontati e sessioni formative poco sfidanti sarebbe stato riduttivo per un progetto organizzato in ambito universitario: a un alto livello della proposta deve corrispondere un alto ingaggio di chi partecipa. E un alto ingaggio significa andare oltre, accettare di allargare i propri orizzonti a costo di qualche, percepito, disagio.

È per questo motivo che, confermati da questi risultati, crediamo di aver realizzato un nuovo “prodotto” di Terza Missione Unito che ha funzionato e conseguito ottimi risultati. Il futuro della Masterclass MIDAS consisterà nel trovare nuovi ambiti scientifici e tecnologici da proporre a un target sempre più esteso, che potrà far esperienza anche in sedi diversificate, e nel consolidare la proposta formativa di quelle competenze complementari che sono risultate più apprezzate nelle prime due edizioni: le competenze relazionali, linguistiche e multimediali legate alla comunicazione della scienza.


tags


ESPLORA I TEMI


Questa storia di ricerca si trova in:


un racconto di

Gianni Latini
gruppo di lavoro

Giuseppina Cerrato
Enrica Favaro
Giovanni Casavecchia
dipartimento / struttura

rivolto a

TIPO DI ATTIVITÀ

Pubblicato il

19 luglio 2019

condividi