Terza Missione tra sfida e vocazione. L’esperienza del Rettore Gianmaria Ajani

Tra i compiti principali di un Rettore trova sicuramente posto la Terza Missione, intesa come un costante dialogo con la Società. Si tratta di una consapevolezza e di un impegno recente, che tuttavia ha già ottenuto ottimi risultati in termini di percezione dell’Università da parte dei soggetti che compongono il Territorio.

In concomitanza con l’inizio del mio mandato rettorale, i vari Atenei hanno iniziato a includere in modo sistematico la Terza Missione all’interno delle loro politiche dando avvio, con questa decisione, a una inversione di rotta rispetto alle pratiche fino a quel momento adottate. Precedentemente, infatti, si parlava per lo più di attività di divulgazione lasciate alla libera iniziativa dei Docenti e dei Ricercatori, senza che le stesse venissero affrontate in modo strutturato all’interno di una programmazione strategica.
Perché, dunque, si è iniziato a concepire l’idea di una Terza Missione nella forma di un dialogo strutturato con il Territorio?

Notte dei Ricercatori, edizione 2018

Il contesto di allora vedeva le Università, e la cultura in generale, delegittimate nel loro ruolo da una parte della politica e dei media. Questa situazione ha reso necessario individuare delle risposte nuove e efficaci ai quesiti sollevati da questa fase critica, facendo sì che gli Atenei iniziassero a interrogarsi su come poter dimostrare la necessità e l’importanza della Ricerca e della Didattica. 

La Terza Missione diventa allora la scommessa per raccontare il ruolo dell’Università nella comunità cittadina e territoriale, diventa l’ambito in cui la comunicazione della Ricerca viene organizzata e strutturata, portando avanti anche quella serie di attività collaterali in grado di dimostrare la presenza economica all’interno della Società dell’Accademia, se intesa come una delle più grandi aziende presenti.

Firma della Convenzione UniTO e General Motors

A questa necessità si è poi aggiunta la volontà degli Atenei di modificare la percezione esterna della propria immagine attraverso una maggiore apertura e trasparenza nei confronti della Comunità, vivendo la Terza Missione come una vera e propria vocazione al dialogo, sempre più attivo.

Fare Terza Missione, oltre che un prezioso arricchimento culturale, si presenta in breve tempo come una esigenza, dal momento che la stessa Ricerca in molti casi inizia a prendere avvio grazie a progetti approvati e finanziati da Enti e Istituzioni esterni all’Accademia. È proprio in questo contesto che l’attività dei Docenti e dei Ricercatori si interseca in modo sinergico con quella di esperti della comunicazione, dando luogo a un migliore e più efficace rapporto tra gli Atenei e il loro bacino di utenza a seconda dei casi. 

A titolo personale, già prima di essere eletto Rettore dell’Università degli Studi di Torino, come Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, era mia consuetudine creare occasioni di incontro tra studenti e professionisti dell’avvocatura, nell’ottica di concretizzare la Didattica e permettere ai primi di avere uno sguardo più mirato sul mondo post accademico. I miei studi e le mie ricerche interessano sia il Diritto sia l’Arte, e guardo con interesse verso la divulgazione scientifica: anche per queste ragioni è con vero piacere che durante gli anni del mio mandato ho prestato una sempre viva attenzione alla Terza Missione. Tra i risultati raggiunti in questo ambito sottolineo, non senza orgoglio, quello di essere riuscito a trasmettere alle istituzioni del territorio - Città e Regione in primis - il ruolo attivo dell’Ateneo che rappresento, il fatto che lo studio delle tecnologie sia importante tanto quanto quello delle scienze umane, rendendo la nostra Ricerca fondamentale per lo sviluppo sia economico sia culturale del Paese.

Il progetto Parco della Salute, sviluppato durante il mandato del Rettore Gianmaria Ajani

È con soddisfazione che posso quindi affermare che al giorno d’oggi una istituzione come l’Università degli Studi di Torino, nel complesso di tutte le sue sedi a urbane e extra urbane, goda di una percezione sensibilmente maggiore rispetto all’inizio di questo percorso.

tags


ESPLORA I TEMI


un racconto di

Gianmaria Federico Ajani
dipartimento / struttura

rivolto a

TIPO DI ATTIVITÀ

Pubblicato il

08 agosto 2019

condividi