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Scienza e tecnologia

Vascolarizzazione tumorale: studio dei canali ionici come target molecolari

Siamo interessati a studiare i meccanismi che regolano il processo di formazione dei vasi sanguigni durante la progressione tumorale, uno dei tratti distintivi e più pericolosi dei tumori. È quindi importante identificare i giusti bersagli per poter inibire questo processo.

Per garantire la propria sopravvivenza e per poter diffondersi all’interno dell’organismo, tramite il processo di metastatizzazione, le masse tumorali necessitano di un supporto di nutrienti e ossigeno che gli viene garantito dal sistema sanguigno e linfatico. Di conseguenza, da diversi decenni la ricerca scientifica si propone di inibire il processo di vascolarizzazione con lo scopo di “affamare” il tumore stesso.
In questo contesto i canali ionici appaiono come i bersagli molecolari più adatti: hanno infatti un ruolo chiave in diversi processi biologici, e per questo vengono già usati come bersaglio per la cura di diverse patologie. Circa il 15 per cento dei farmaci conosciuti hanno un’azione primaria sui canali ionici sottolineando quindi come queste proteine siano un bersaglio promettente nelle terapie oncologiche. Per esempio, tra i modulatori dei canali ionici sono ampiamente utilizzati farmaci per la cura di diabete, ipertensione, aritmie cardiache, terapia del dolore, insonnia, disturbi di natura ansiosa, epilessia.
D’altra parte i canali ionici sono coinvolti nei diversi processi chiave della progressione tumorale tra cui, appunto, la vascolarizzazione. In quest’ottica possono quindi essere considerati come possibili nuovi bersagli per terapie anti-tumorali.


impatto sulla società

Nella nostra società l’età di vita media della popolazione è in continuo aumento: nell’Unione Europea si stima che il numero di persone di circa 65 anni d'età crescerà del circa 70 per cento da oggi al 2050. Una delle conseguenze dell’invecchiamento della popolazione è l’aumento del carico delle malattie non trasmissibili come per esempio la progressione tumorale. Risulta pertanto fondamentale sviluppare nuove strategie e bersagli terapeutici che mirino alla comprensione dei processi patologici alla base dei tumori.


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Alessandra Fiorio Pla
Luca Maria Munaron
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Michela Bernardini
Alessandra Gilardino
Serena Bianco
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