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Rigenerazione renale: il potenziale delle cellule progenitrici renali adulte

In seguito all'isolamento e alla caratterizzazione di una popolazione di cellule progenitrici renali adulte CD133+, ne stiamo valutando la funzione nel riparo del rene danneggiato e il conseguente potenziale terapeutico.

I potenziali approcci per favorire la corretta riparazione dopo il danno renale e limitare la sua progressione verso l'insufficienza cronica, con evoluzione verso la perdita delle sue funzioni, sono essenzialmente due.
Da un lato, si può immaginare una terapia "farmacologica" che riattivi o protegga cellule residenti con proprietà progenitrice/staminale. Dall'altro lato, una terapia cellulare può fornire una sorgente di cellule per la riparazione tissutale. Per primi abbiamo identificato e caratterizzato una popolazione residente nel nefrone umano normale (CD133+) con caratteristiche progenitrici. Cellule CD133+ sono state successivamente identificate in diversi segmenti del nefrone.
Utilizzando modelli murini di danno renale acuto abbiamo dimostrato come la somministrazione di cellule CD133+, derivate dalla corticale renale ed espanse in vitro, ha un effetto benefico sul danno con raggiungimento e integrazione delle cellule nel rene.
Ci stiamo ora concentrando sulla caratterizzazione del meccanismo che promuove l'effetto benefico delle cellule CD133+, che risulta dipendere dalla produzione di fattori solubili bioattivi. Recentemente si è concentrata l'attenzione sulle vescicole extracellulari, rilasciate dalle cellule staminali che intervengano nella comunicazione cellula-cellula durante. Per questo motivo stiamo valutando se le vescicole extracellulari rilasciate dalle cellule CD133+ possano essere mediatori del loro effetto.


impatto sulla società

Il danno acuto renale rimane una delle principali cause di morbidità negli ospedali e di mortalità a livello mondiale, con possibile conseguenza la disfunzione renale cronica. Lo studio dei meccanismi ed effetto delle cellule progenitrici renali in modelli murini di danno renale acuto e/o cronico offre la possibilità di individuare una nuova strategia terapeutica per la rigenerazione renale.


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Benedetta Bussolati
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Elli PAPADIMITRIOU
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