Gli ambienti marginali montani e collinari si prestano bene a un allevamento estensivo degli animali basato su foraggi come erba di pascolo e fieni. Le produzioni di latte e carne ottenibili hanno un profilo nutrizionale più favorevole all’alimentazione umana in termini di rapporto tra acidi grassi saturi e insaturi e contenuto in antiossidanti, rispetto ad analoghi prodotti da allevamenti più intensivi.
Il gruppo di ricerca coordinato da pastoralisti e zootecnici ha lavorato all’organizzazione delle filiere: dalla caratterizzazione dei foraggi, dei sistemi di allevamento, della qualità dei prodotti, attraverso i processi di trasformazione e valutando gli aspetti commerciali e le risposte dei consumatori.
Per le filiere latte è stato implementato anche in Piemonte il modello Latte Nobile®, marchio che sta trovando in tutta Italia un ottimo riconoscimento da parte dei consumatori, nell’ambito della ristorazione e tra i produttori di formaggi freschi, stagionati e gelati. L’adozione di modelli di allevamento-produzione sostenibili, come quello Latte Nobile®, consente alle aziende zootecniche di migliorare il proprio posizionamento sui mercati, grazie ai prezzi più elevati spuntati dai prodotti e aiuta a superare la crisi, sempre più drammatica, del comparto latte. Al tempo stesso viene favorita la permanenza delle aziende nelle aree marginali, condizione essenziale per evitare il degrado del territorio, grazie anche ai numerosi servizi ecosistemici forniti.