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Dimmi che denti hai e ti dirò chi sei. Le potenzialità dell'odontoiatria forense

foto di Emilio Nuzzolese

Le informazioni dentali sono il mezzo più efficace e tempestivo per risalire all'identità di resti umani non più riconoscibili visivamente. Eppure non vengono usate sistematicamente nelle autopsie a fini identificativi. Con il Laboratorio di Identificazione Personale, Antropologia Forense, Odontologia Forense e Morfologia Facciale vogliamo dare nuovo impulso a questa disciplina.

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I denti sono la struttura più resistente del corpo umano, poiché mineralizzati fino al 95% (il tessuto osseo arriva al 65% circa). Questo li rende resistenti agli agenti fisici, biologici, chimici, ambientali al punto da conservare elementi individualizzanti, unici per ogni individuo, anche in assenza di trattamenti odontoiatrici. Inoltre, denti e mascelle sono in grado di fornire preziose e univoche informazioni, come età, sesso, origine geografica, stili di vita e abitudini voluttuarie, che consentono la definizione di un profilo biologico generico. Questa odontobiografia è quanto studia l’odontologia forense, che coniuga le conoscenze odontoiatriche con la medicina forense e le indagini giudiziali. Identificazione personale, accertamento dell’età biologica, valutazioni di lesioni da morso umano nei casi di maltrattamento dei minori, abuso sessuale e omicidi sono i principali accertamenti tecnici che offre questa disciplina. L’identificazione personale si può esplicare su soggetti non più in vita nei casi di individuo rinvenuto morto singolarmente, di numerose vittime secondarie ad attacchi terroristici e disastri di massa (come terremoti, uragani, incidenti aerei e ferroviari). Ma può essere di aiuto anche per identificare migranti con impronte digitali alterate o soggetti ricercati per crimini internazionali.
In UniTO abbiamo intrapreso numerosi progetti di ricerca nell’ambito della valutazione del danno dentario, della stima dell’età biologica e dell’identificazione sotto il profilo odontoiatrico e antropologico. Inoltre, mi è stata affidata la responsabilità del Laboratorio di Identificazione Personale (Antropologia Forense/Odontologia Forense e Morfologia Facciale) che al momento ha tre focus: realizzare un modello innovativo di accertamento autoptico odontoiatrico a distanza; stabilire il significato etico e i diritti umani dei corpi senza vita e la valutazione della sofferenza di chi resta.


impatto sulla società

Il trattamento riservato ai morti è sempre inscindibilmente collegato alla tutela della dignità e dei diritti fondamentali di questi ultimi. Inoltre dietro ogni morto vi è sempre un familiare o una persona vicina, che ha il diritto di poter elaborare il lutto nel modo più efficace. Lo scopo ultimo del nostro laboratorio è ridare tempestivamente nome, identità e diritti umani ai corpi senza vita coinvolgendo in modo sistematico odontoiatri forensi, anche attraverso l’istituzione di un albo nazionale di esperti in odontologia forense e DVI (disaster victim identification).

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referente

Emilio Nuzzolese
gruppo di lavoro

Giancarlo Di Vella
Carlo Robino
Francesco Lupariello
dipartimento


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