Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di iperglicemia e dovuta ad un'alterata quantità/funzionalità dell'insulina o dei suoi recettori. Tra le più frequenti complicanze croniche che accompagnano il diabete, vi sono patologie cardiovascolari, retinopatia e nefropatia, divenuta oggi la più comune causa di insufficienza renale terminale sia negli Stati Uniti che in Europa.
La nefropatia diabetica determina un progressivo ed inesorabile deterioramento della funzionalità renale, che esita nell'instaurarsi dell'insufficienza renale cronica, condizione che necessita di dialisi o trapianto. I meccanismi alla base dell'insorgenza della nefropatia diabetica non sono ancora del tutto noti e gli unici approcci farmacologici approvati, che consistono nel controllo della glicemia e della pressione arteriosa, si rivelano spesso inefficaci. Dunque è impellente la necessità di individuare nuovi bersagli farmacologici per il trattamento di questa patologia.
Il gruppo, internazionale, che ha come coordinatore la dott. ssa Arianna Carolina Rosa e come collaboratori esperti del mondo accademico ed industriale, quali il dott. Alessandro Pini (Università di Firenze), dott. Paul Chazot (Università di Durham, UK), prof. Rob Leurs (VU University, Amsterdam), dott. Robin Thurmond (Jansen Research and Development) e dr. Steve Liu (Ziarco Pharma), si pone l'obbietivo di validare i recettori istaminergici come potenziali farmaci per il trattamento della nefropatia diabetica.