L’infezione da Citomegalovirus (CMV) in gravidanza è la principale causa virale di difetti congeniti alla nascita, con un’incidenza in Italia compresa tra lo 0,57 per cento e l'1 per cento, spesso associata a conseguenze gravi e debilitanti. Studi nazionali e internazionali rivelano, infatti, che il CMV è a tutt'oggi il solo agente responsabile di diverse forme di invalidità permanente come la sordità di origine virale, con costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale molto elevati e stimabili in circa 300.000 euro/caso.
Alla luce delle attuali conoscenze, lo screening di routine per CMV in gravidanza non è raccomandato, soprattutto per la mancata disponibilità di un trattamento preventivo o curativo efficace. Infatti, i farmaci utilizzabili per la terapia delle malattie da CMV nell’adulto hanno una tossicità tale da escluderne l’impiego nelle gestanti e nel neonato con infezione congenita.
Il nostro gruppo di ricerca punta a rispondere a questo bisogno urgente, proponendo, mediante un approccio metodologico altamente innovativo, la ricerca di nuovi bersagli terapeutici e la validazione di nuovi farmaci a bassa tossicità da poter essere somministrati sia in gravidanza sia ai neonati.