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Anatomia clinico-funzionale, quantitativa e antropologica dell'apparato locomotore

Analisi dei parametri quantitativi, qualitativi e morfometrici del tessuto osseo in funzione delle malattie metaboliche e della paleopatologia dello scheletro e, in antropologia forense, del profilo d'identità personale.

L'osteoporosi è una condizione patologica dello scheletro caratterizzata da perdita di massa ossea e da modificazioni della microarchitettura ossea, con conseguente maggiore rischio di fratture. Oltre a fattori endogeni (genetici, ormonali, età, etc.) l'osteoporosi è determinata da fattori quali l'esposizione al sole, l'attività fisica, l'assunzione alimentare di calcio.
La densitometria ossea a doppio raggio fotonico (DEXA) e la tomografia computerizzata sono tecniche diagnostiche per la valutazione quantitativa della massa ossea, con cui abbiamo studiato scheletri medievali e post-medievali, rilevando una correlazione tra la presenza di osteoporosi e i differenti stili di vita di gruppi sociali diversi.
Associato alla DEXA è stato recentemente proposto un parametro qualitativo della microarchitettura ossea, detto Trabecular Bone Score (TBS). Abbiamo ottenuto dati preliminari circa l'attendibilità del TBS in vertebre isolate (ottenute da animali macellati a fini alimentari) in cui era stata alterata sperimentalmente la struttura ossea.
Parallelamente, e in parte con le stesse tecniche, vengono condotti studi sull'impiego di parametri morfometrici di resti o di singoli distretti scheletrici per ottenere equazioni che consentano di risalire alla statura di un individuo ai fini della stesura di un profilo d'identità.
Nel gruppo di ricerca sono anche presenti a vario titolo: Chantal Milani e Marco Di Stefano.


impatto sulla società

L'aumento della vita media ha reso l'osteoporosi la più diffusa tra le malattie dell'osso, particolarmente nelle donne dopo la menopausa quando non si esercita più l'azione protettiva sull'osso da parte degli ormoni estrogeni. Lo studio delle correlazioni tra aspetti quantitativi e qualitativi della struttura dell'osso, e della possibilità di valutarli con metodi statisticamente affidabili, è pertanto fondamentale per la diagnosi precoce e la cura dell'osteoporosi e quindi per la prevenzione della fragilità ossea che essa comporta.



referente

Gian Luigi Panattoni
gruppo di lavoro

Rosa Boano
Margherita Micheletti Cremasco
dipartimenti


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