Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) ha una prevalenza del 2-3 per cento e coinvolge pesantemente, in termini di compromissione funzionale e impatto sulla qualità della vita, sia i pazienti sia i familiari (coinvolgimento diretto nei sintomi - Family Accommodation). Solo con la pubblicazione del DSM-5 è stata riconosciuta l'autonomia nosografica di tale disturbo, separato quindi dagli altri disturbi d'ansia.
La ricerca in atto prevede di approfondire innanzitutto la relazione tra il DOC e gli altri disturbi psichiatrici a esso simili per caratteristiche psicopatologiche, con particolare attenzione al disturbo da accumulo (hoarding disorder). Ci proponiamo di indagare il coinvolgimento dei familiari e delineare strategie terapeutiche e/o psicoeducazionali rivolte ai familiari. Attenzione particolare viene data allo studio dell'impatto della durata di malattia non trattata.
Dal punto di vista terapeutico, ci si propone di approfondire le migliori strategie di intervento per i casi resistenti alle terapie di prima scelta (che consistono in antidepressivi inibitori del reuptake della serotonina); in particolare stiamo indagando l'impiego in potenziamento dei farmaci antipsicotici, cercando di differenziare tra i vari composti appartenenti a questa classe farmacologica che non sono tutti uguali da un punto di vista farmacodinamico. Stiamo cercando inoltre di delineare le migliori strategie terapeutiche per i casi che si presentano in comorbidità con il disturbo bipolare.