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Valutazione psicologica e presa in carico globale della persona affetta da mesotelioma

Vogliamo individuare un protocollo di intervento psicologico integrato rivolto alle persone colpite da mesotelioma ma anche ai loro familiari (caregiver), a partire da quelle aree ad alta esposizione lavorativa o ambientale all'amianto.

Nel territorio nazionale il problema delle patologie correlate all'esposizione lavorativa e/o residenziale all'amianto è quanto mai vivo e pregnante. Nelle aree ad alta esposizione, come i poli di produzione del cemento amianto di Casale Monferrato, il tasso di incidenza del mesotelioma può arrivare a essere oltre dieci volte superiore rispetto a quello osservato su scala nazionale.

In tale contesto, a partire proprio dall'area di Casale Monferrato, il gruppo si propone di:

- Implementare la valutazione psicologico clinico di pazienti affetti da patologie asbesto-correlate (mesotelioma pleurico, asbestosi, tumore polmonare e così via) e dei loro caregivers, prestando particolare attenzione a dimensioni di personalità, ansia e depressione, aspetti socio-relazionali e di condotta, disturbo post-traumatico da stress (PTSD), qualità della vita (QoL), strategie di coping adottate per affrontate la malattia.
- Valutare il carico assistenziale percepito dei caregivers e il suo eventuale impatto sulla qualità di vita dei malati e dei caregivers stessi.
- Individuare un protocollo di presa in carico multidisciplinare del paziente ponendo attenzione anche alle difficoltà e ai bisogni mostrati a vario livello dai caregivers.
- Esportare il protocollo di intervento in altre realtà italiane e valutarne l'efficacia, confrontando i risultati con quelli ottenuti nella fase pilota a Casale Monferrato.
- Valutare l'impatto del protocollo sulla compliance e sulla spesa pubblica.


impatto sulla società

Il lavoro di rete con le istituzioni territoriali, le associazioni delle vittime di amianto e il reparto di oncologia ha permesso una presa in carico olistica del malato e dei suoi famigliari. L'aspetto gruppale si è rivelato uno strumento importante per il supporto psicologico. Ciò ha permesso a pazienti e familiari di contattare ed elaborare i vissuti legati alla diagnosi e di attuare strategie idonee a fronteggiare il trauma della malattia, portando a un miglioramento della qualità di vita percepita.



referente

Antonella Granieri
gruppo di lavoro

Isabella Giulia Franzoi
Fanny Guglielmucci
dipartimento


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